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Critical Mass: torna l'invasione pacifica delle bici per le strade di Molfetta
I ragazzi del 'movimento' di mobilità alternativa e sostenibile, tornano ad organizzare una biciclettata per le vie del centro reclamando soluzioni che facilitino l'uso della bicicletta in città; prioritaria una pista ciclabile per eliminare i troppi pericoli
12 gennaio 2011
MOLFETTA
-Dopo il primo appuntamento dello scorso novembre i ragazzi del
neo-movimento locale per una mobilità alternativa e sostenibile, la
Critical Mass
di Molfetta, sono tornati con le loro biciclette ad “occupare” le strade del centro cittadino. Gli appassionati delle due ruote, accorsi questa volta in numero inferiore rispetto al primo incontro, si sono dati appuntamento domenica alle 11 in Piazza Moro.
Alle 11.30 un colorato corteo è partito dalla stazione ferroviaria percorrendo le vie principali della città. La partecipazione è stata spontanea, solo qualche volantino e poi il solito passaparola tra amici e conoscenti.
Questa volta però il gruppo dei “ciclisti urbani”, come si definiscono gli organizzatori, era decisamente dimezzato, circa 15 i partecipanti che nonostante tutto hanno visto realizzare il loro scopo principale: creare disagio agli automobilisti con una invasione pacifica delle strade cittadine.
L’obbiettivo del movimento infatti è quello di rivendicare l’uso delle strade anche per le biciclette nella massima sicurezza e come mezzo alternativo all’invasione di rumori e gas delle automobili. Uno stimolo dunque alla necessità di una pista ciclabile cittadina, con la voglia un giorno di poter attraversare la vie del centro senza fare i conti con il traffico veicolare.
«
Nella nostra città mancano persino le rastrelliere per le biciclette, figuriamoci avere una pista ciclabile
- hanno detto a
Quindici
alcuni presenti -
Pensiamo inoltre sia insensato progettare il restyling di Corso Umberto senza considerare un percorso ciclabile attrezzato all’interno dello stesso o magari nelle vie che lo attraversano
.
Tutto questo
- hanno spiegato gli organizzatori-
speriamo possa servire anche da sveglia all’ amministrazione perché metta in campo delle soluzioni che salvaguardino e facilitino l'utilizzo della bicicletta a scapito delle automobili».
La necessità di una pista ciclabile, dove poter andare in bici senza il pericolo delle auto è davvero forte tra questi cittadini amanti delle due ruote, e neppure così utopistico da realizzare, è per questo che la
Critical Mass
ha deciso di rendere fisso l’appuntamento della prima domenica di ogni mese con l’organizzazione della festosa biciclettata per le vie del centro.
Tutti i presupposti per una Molfetta “ciclabile” ci sono, ciò che davvero manca è la cultura ad una mobilità alternativa e sostenibile.
Si spera che questo gruppo creatosi spontaneamente, unito dal solo ideale di una Molfetta senza troppe auto e con più biciclette, possa far crescere nella città la voglia di pedalare magari unito alla realizzazione, da parte del Comune, di un percorso ciclo-pedonale attrezzato che attraversi le vie cittadine.
© Riproduzione riservata
Autore:
Giovanni Angione
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Dino Sauro
13 Gennaio 2011 alle ore 22:48:00
Se il Mammut parla di letargo, bisogna credergli, è un esperto. Edilizia e commercio, denaro e sfarzo sono i punti di forza della città. Ma, dietro, è l'anima che sembra stentare ad emergere, quell'anima che fa la differenza tra città e periferia. Molfetta si lascia sfuggire le cose e i cittadini "preferiscono" andare altrove. Così la gente vi abita, ma non ci vive, e così si creano i dormitori, quelle appendici che ruotano attorno alle città, prive di autonomia. Un'autonomia che spesso hanno i centri minori, forse più attenti a non lasciarsi sfuggire i cittadini.
Rispondi
Mammut
12 Gennaio 2011 alle ore 18:24:00
15 partecipanti ? Peccato, questa manifestazione meritava migliaia di adesioni, per cercare di svegliare dal letargo i nostri amministratori, magari al suono di pacifici campanelli. A ben vedere, anzichè parlare di opere faraoiniche per risolvere il traffico cittadino (megaparcheggi sotterranei di cui si sente parlare durante le campagne elettorali e mai realizzati), basterebbero poche opere per incentivare l'uso della bicicletta. Ad esempio: rastrelliere in punti strategici (stazione, piazza Vittorio Emanuele, Piazza Cappuccini, ecc.), alcune parallele e traverse di Corso Umberto aperte solo per le biciclette, una buona pista ciclabile che da Torre Gavetone arrivi, attraverso il lungomare Colonna e Via Dante, a Cala San Giacomo. In tante città dell'Italia settentrionale queste cose, che tra l'altro costano pochissimo, si fanno e ... si vive meglio !
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Fra
12 Gennaio 2011 alle ore 08:33:00
"Lo Spaccato", hai ragione! Sarebbero meglio le sgommate, gli allarmi, i gas di scarico, ...
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Lo Spaccato
11 Gennaio 2011 alle ore 19:30:00
Un'"invasione" (anche se di bici) non è mai pacifica, come minimo è una "rottura".
Rispondi
Il riciclo che non è un triciclo
11 Gennaio 2011 alle ore 15:50:00
Molfetta necessita di essere "riciclata", prima ancora di pretendere le piste ciclabili! Ricicliamo Molfetta e tutti (quasi)i molfettesi!!!! Anche la politica e politici, necessitano di un bel "riciclaggio".....o già lo fanno? Facciamo una raccolta differenziata, e non solo sui rifiuti!
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