Consulta femminile, Marta Pisani presidente
Rinnovato anche il direttivo delle rappresentanti delle associazioni
Costituita la nuova Consulta comunale femminile cittadina. Nella riunione del primo marzo si sono riunite per la prima volta le rappresentanti designate dalle associazioni e sono state elette presidente e direttivo.
Un incontro particolarmente importante, l'organo consultivo rappresenta, infatti, la voce delle donne delle diverse forze e associazioni molfettesi e si propone di lavorare a stretto contatto con l'amministrazione comunale. Dal momento della sua costituzione, nel maggio 1991, ha permesso la partecipazione attiva di donne impegnate nella famiglia, nel lavoro, nel sociale e nella politica, oltre che di rappresentanti di Consigli d'Istituto, dei quartieri e della Consulta degli immigrati. Sono tutte ragioni, queste, per cui l'appuntamento del primo marzo ha riscosso notevole interesse, a tal punto da rendere gremita l'aula di donne appartenenti ai diversi partiti e movimenti politici, ai sindacati e alle associazioni femminili presenti nel nostro territorio.
L'assemblea è stata presieduta dal direttivo uscente, composto da Adele Mastropasqua, presidente uscente, Rosa Campanale, Maria Mastrorilli, Sara Pisani, oltre che Maria Macchiavelli e Mariella Binetti, assenti in quest'occasione. Alla seduta ha partecipato anche il sindaco Tommaso Minervini, che dopo un discorso augurale ha preferito in ogni modo uscire di scena per “non sconvolgere la prassi”.
Il discorso introduttivo della ex-presidente Adele Mastropasqua è stato una lucida riscostruzione della storia della Consulta e in particolare dei due anni di operato del direttivo da lei guidato. Sono stati ribaditi gli obiettivi, quello di sollecitare una più consapevole partecipazione della donna alle decisioni che riguardano la collettività e alla risoluzione dei difficili quesiti della società in tutti i suoi molteplici aspetti e quello di realizzare, attraverso iniziative di vario tipo, la piena integrazione della donna nella vita sociale, economica e politica. Sono state ricordate, con una vena di orgoglio e di soddisfazione, tutte le iniziative che la Consulta, nel biennio 2000-2002 ha portato a termine la riqualificazione del Consultorio familiare a Molfetta, le conferenze in collaborazione con la Asl/Ba2, il progetto comunitario europeo Adonat (rivolto alle donne che accettano la sfida di crearsi un lavoro), la campagna per la cancellazione del debito internazionale e per la giustizia economica e numerose altre.
Ma l'iniziativa di cui va particolarmente fiera Adele Mastropasqua è quella che ha lanciato il “Progetto: Consulte in rete” che “deve essere considerato l'obiettivo più importante dal prossimo comitato dirigente perché potrebbe diventare la massima espressione di questo organo consultivo, addirittura sul territorio nazionale”, afferma la Mastropasqua. Alla quale abbiamo anche chiesto quale siano stati gli ostacoli eventualmente incontrati e che ci ha risposto: “Coordinare tutto l'entourage dell'organo consultivo non è stata una cosa semplice in questi due anni. Tuttavia, una volta stabiliti i criteri e i rapporti tra i componenti del direttivo e dell'assemblea, l'organismo ha buone possibilità di andare avanti”.
La consulta femminile non ha potere politico, non prende decisioni in ambito amministrativo, ma può sottoporre all'amministrazione comunale iniziative, progetti e problemi da prendere in considerazione in seguito: “È grazie ai riconoscimenti avuti nel corso di questi dieci anni che l'organo consultivo ha continuato il proprio lavoro, sottoponendo all'attenzione sociale e politica nuovi obiettivi, sempre più importanti. Noi donne dobbiamo accorciare sempre di più le distanze dal potere maschile: la Consulta serve soprattutto a questo”.
Conclusa la fase dei saluti e del bilancio, in base alla delibera Comunale del 10/01/01, si è proceduto all'appello di tutte le associazioni, partiti e istituti presenti idonei all'elezione nel direttivo. La votazione è avvenuta secondo regolamento: il voto può essere dato soltanto dalla componente effettiva dell'associazione, mentre per l'elezione si può proporre anche la componente sostituta, come è stato fatto notare in assemblea per un caso precedente.
Il suffragio ha portato all'elezione del nuovo direttivo: Paola Zaza (Legambiente), Valentina Palumbo (Rifondazione Comunista), Sara Pisani (Il Confronto) e Margherita Ragno (CDU).
La nuova presidente della Consulta Comunale Molfettese è risultata Marta Pisani (nella foto), con 38 voti, appartenente all'Associazione Auditorium di San Domenico.
La neo eletta presidente ha dichiarato a "QUINDICI": “La prima impressione è quella di una sorpresa: non mi aspettavo di essere eletta, ma questo mi dimostra la fiducia che le compagne hanno riposto in me”. Decisiva sarà la cooperazione tra direttivo e assemblea. “Mi auguro una stretta collaborazione tra tutte le colleghe - ha aggiunto Marta Pisani - in modo da perseguire obiettivi nuovi e mantenere attivi quelli raggiunti nel corso degli anni”.
Le abbiamo chiesto anche quale sarà la prima azione che attuerà come neopresidente: “Formare le commissioni e mettermi subito d'impegno affinché gli obiettivi, dentro e fuori Molfetta, in collaborazione con le altre consulte, siano raggiunti pienamente quanto prima”.
Silvia Pellegrino