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CORSIVI
Arriva Natale e si fa il Presepe. Anche noi ne mettiamo su uno, coi nostri “personaggi”.
Nel ruolo di Gesù Bambino, per evidenti ragioni anagrafiche, proponiamo il giovanissimo Corrado Minervini (anche se anche un Siragusa sbarbato non sarebbe male), mentre la parte di San Giuseppe, sempre per ragioni anagrafiche (stesso cognome) andrebbe al sindaco Tommaso Minervini.
Dubbio per la Madonna: Maria Sasso (e non ci sembra il caso, poiché la tradizione vuole una coppia affiatata) o Carmela Minuto (che, però, ultimamente pare sia intenzionata ad adire il giudice di Betlemme per il divorzio)?
Circa il bove la lotta è, data la stazza, tra Piergiovanni, Fiorentini ed Uva; di asini, invece, ce ne sono a bizzeffe. La faccia mite di Lucanie bene apparirebbe sul corpo del pastore che scende dall'alto del monte, affiancato dal “sardo” ing. Parisi: del gregge numeroso di pecoroni vi risparmiamo chi, secondo noi, dovrebbe far parte.
In un Presepe che si rispetti ci vogliono anche i Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. I folti onori del mento (le barbe) di De Robertis e Zaza non sarebbero male; come terzo avevamo pensato a Cimillo, il quale, senza aspettare il 25 di dicembre, ha portato in dono alla maggioranza il suo consenso: Epifania sui generis.
Non fa parte del Presepe, ma c'entra qualcosa col Natale, Erode: e chi meglio del cipiglioso Centrone potrebbe impersonarlo? Anche se ultimamente la Stella Cometa (leggi presidenza della commissione cultura) deve aver folgorato anche lui.
Approfittando poi del passaggio di Babbo Natale gli rivolgiamo una richiesta: ti preghiamo, Babbo caro, ridai la parola a tutti quei consiglieri che devono ancora far sentire la loro voce durante le riunioni, fa' che si possa udire il loro timbro, i loro accenti molfettesi. Oppure, se il problema è questo, aggiusta i microfoni. Fai qualcosa, però: è già passato un anno e mezzo…
Eugenio Tatulli