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Con la Processione della Croce hanno inizio i Riti della Quaresima. Stanotte a Molfetta uscita dal Purgatorio (ore 24)
13 febbraio 2018

MOLFETTA - “Il modernismo non ha ancora cancellato l’antica costumanza molfettese di solennizzare la Quaresima che, nella sua rigida austerità, ravviva ideali di vita cristiana, richiama principi di fede e prepara spiritualmente alla S. Pasqua.

Una volta, col digiuno e l’astinenza, le famiglie si educavano alla temperanza; oggi, al cospetto di tanti rivolgimenti, chi ritiene più valide certe rinunzie?

Sempre ricca di tradizioni a Molfetta, comunque, la Quaresima sopravvive ed il primo rito è quello che si compie nella notte che va dal martedì della Quinquagesima al mercoledì delle Ceneri allorché si effettua la processione della Croce.

Questa processione ebbe origine intorno al 1885, ideata dal concittadino Mauro Picca, gentiluomo religioso, devoto confratello dell’Arciconfraternita di S. Stefano del Sacco Rosso.

A mezzanotte i battagli delle campane a morto fanno sentire i loro 33 rintocchi e dal sagrato della chiesa del Purgatorio ha inizio la processione detta appunto della croce. E’ un confratello incappucciato dell’Arciconfraternita della Morte del Sacco Nero che regge la Croce ed ai lati due portatori recano ciascuno un’asta con alla sommità un lume acceso. Annunziano questa particolare processione gli squilli mesti della tromba ed il rullo del tamburo che effondono, nel silenzio notturno, un triste ed accorato richiamo musicale al quale risponde dolcemente il flauto che conclude l’angosciato ritornello. E’ il preludio della quaresima, tempo di astinenze e di preghiere. Dietro la Croce, il Padre Spirituale dell’Arciconfraternita, l’Amministrazione pro-tempore ed i fedeli che recitano preghiere devozionali della Via Crucis.

Quasi a luci spente si compie il giro della città deserta ed ormai addormentata; quando si passa nelle vicinanze del porto il mare sembra anch’esso velato di mistero mentre appena si stagliano i contorni delle barche all’ormeggio alla intermittenza della luce del faro. Quando la processione ha termine l’alba è quasi vicina, il cielo incomincia a rischiararsi e le stelle si fanno sempre più pallide. E’ questo l’inizio della Quaresima che molti devoti molfettese celebrano nel raccoglimento e nella meditazione della notte dopo la lieta parentesi del Carnevale”.

Utilizziamo questo scritto dello scrittore molfettese Gerardo De Marco per meglio descrivere le emozioni e i riti quaresimali della nostra città. Con la processione in programma stanotte (ore 24), infatti, ha inizio un periodo molto intenso e ricco di momenti assai carichi di fede e spiritualità.

La prima Quaresima per la nuova amministrazione composta dal priore Onofrio Sgherza e i suoi collaboratori Michele Roselli e Gennaro Zaza. Un’amministrazione che punterà sul valore delle tradizioni che tutti i confratelli e fedeli hanno ereditato dai genitori e nonni e che hanno l’onore e l’onere di tramandare alle nuove generazioni.  

Inizia stanotte il periodo molto probabilmente più vissuto e sentito da molti concittadini, che vivendo lontano da Molfetta fanno di tutto pur di rientrare in tempo per vivere dei riti antichi ma ancora oggi emozionanti.

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