Compostaggio, la Provincia ritira alla Mazzitelli l'autorizzazione a trattare e smaltire i rifiuti urbani
Della vicenda si sono ampiamente occupati la rivista "Quindici" e il quotidiano "Quindici on line"
MOLFETTA - Novità sull'impianto di compostaggio di Molfetta (foto) del quale la rivista Quindici e il quotidiano Quindici on line si sono ampiamente occupati anche con vasta documentazione fotografica, soprattutto in merito alla gestione della Società Mazzitelli, denunciando anche le situazioni di irregolarità e i problemi tra l'azienda barese e il Comune di Molfetta, oltre ad aver seguito l'annosa vicenda giudiziaria.
E' di oggi la notizia – diffusa da Legambiente - che la Provincia ha ritirato alla società Orfeo Mazzitelli Spa l'autorizzazione a trattare e smaltire i rifiuti urbani.
«Grazie alla ostinata determinazione di Legambiente – dice Giovanna Grillo, presidente del Circolo di Molfetta - siamo finalmente giunti alla fine di una storia, incredibile nel suo paradossale svolgimento, in cui a difendere interessi e salute dei cittadini le associazioni ambientaliste sono state lasciate sole da una Amministrazione comunale che ha brillato per inerzia e indeterminazione.
Il 20 febbraio scorso, il Dirigente responsabile del servizio rifiuti della Provincia di Bari ha provveduto a ritirare in autotutela la Determinazione dirigenziale n. 50 del 10/04/2003 con cui l'impianto di compostaggio in contrada Torre di Pettine veniva inspiegabilmente autorizzata a trattare più del triplo del quantitativo di rifiuti per cui era stato progettato. La revoca del provvedimento era stata chiesta espressamente e ripetutamente al dirigente provinciale da Legambiente mentre il Comune di Molfetta, che è bene ricordare è l'Ente proprietario dell'impianto, si disinteressava totalmente non solo del processo penale a carico dei dirigenti della Mazzitelli, ma anche del procedimento amministrativo, lasciando in piedi un contenzioso con la stessa impresa che avrebbe potuto costare ai cittadini molfettesi svariati milioni di euro.
Ci auguriamo ora che l'impianto di compostaggio possa ritornare rapidamente nella disponibilità del Comune di Molfetta per diventare quello che avrebbe potuto già essere e non è in vece mia stato e cioè una fonte di ricchezza per la comunità».