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Cittadini abbandonati a se stessi a Molfetta: aree nuove senza illuminazione, con buche, fango a rischio di caduta. Un lettore scrive a “Quindici”
Via Saverio Nisio. Le buche, quando piove, si riempiono di acqua e la strada è impraticabile
23 settembre 2025

MOLFETTA – La lobby dei costruttori (chiamarli imprenditori edili ci sembra eccessivo) di Molfetta ha imposto da sempre alle amministrazioni comunali la realizzazione delle opere di urbanizzazione (per le quali gli acquirenti degli appartamenti hanno già pagato e stanno pagando i relativi oneri) in tempi successivi alla consegna delle abitazioni.

Una logica privatistica e speculativa, ma anche una logica devastante sul piano concreto per i cittadini (anziani, mamme con bambini, ecc.) che vanno a insediarsi in aree dove le strade sono piene di buche e di fango quando piove, oltre ad essere prive di illuminazione pubblica.

I mai tanto vituperati palazzi costruiti sul prolungamento del lungomare a due passi dal mare o, in qualche caso, nel mare (a farne le spese saranno i proprietari negli anni a venire) e venduti a prezzi esorbitanti, non hanno strade e servizi degni di questo nome, con rischi di cadute (e relativi contenziosi, nei quali l’amministrazione perde e paga i danni con i soldi dei cittadini). L’amministrazione decapitata dimostra anche in questo caso tutta la sua incapacità e la propria inerzia di fronte a questo problema.
Lo conferma un lettore a “Quindici”:
«Gent.mo Direttore,

mi duole segnalare lo stato attuale e odierno in cui versa, oramai da tempo immemorabile, la strada di Via Saverio Nisio (quella che fiancheggia la piscina comunale e gli edifici costruiti a due passi dal mare). 

Nonostante sia una strada regolarmente abitata, date peraltro le recenti nuove costruzioni edificate, è assolutamente inaccettabile, soprattutto per coloro che vi risiedono, che la strada sopradetta non sia stata regolarmente ultimata. 

Le attuali condizioni raccontano una condizione priva di ogni tipo di servizio essenziale e anche "indivisibile", atteso che la stessa non solo è del tutto priva di asfalto, di opere corrette di urbanizzazione e di una illuminazione pubblica dignitosa e al passo con i tempi, ma è del tutto assente anche ogni forma di manutenzione stradale e verde pubblico.

Se a questo si aggiunge l'altissimo rischio di incolumità pubblica a cui chiunque la percorra, che sia cittadino, cittadino residente o veicolo, è esposto, il danno è palese e rischiosissimo. 

Ad oggi, infatti, la strada è dissestata, con voragini strutturali che la rendono quasi impercorribile per qualsiasi mezzo e quotidianamente pericolosa per qualsiasi passante, piena di sterpaglie, abbandonata e destinataria di una incuria senza precedenti. 

Evidentemente, peraltro, sfugge a chi dovrebbe occuparsi della "cosa", che i cittadini residenti hanno regolarmente acquistato gli immobili siti in quella via, sicuramente a prezzi di mercato importanti, considerato il valore immobiliare del mercato attuale circa l'acquisto del "nuovo", calcolati comprendendo anche i costi relativi agli oneri di urbanizzazione pagati dai costruttori.

Pertanto oggi sussistono diritti di proprietà violati dall'incuria di una amministrazione che non ne garantisce la piena fruizione, dato che l'urbanizzazione della zona è assolutamente assente. 

Penso ad un anziano o ad una famiglia con bimbi piccoli che semmai dovesse abitare in quella zona, ogni giorno, è esposta ad un pericolo altissimo anche solo per scendere quei gradini che circondano le palazzine edificate e immettersi lungo quella via. 

Per non parlare di quanto accade in quella via dopo una pioggia. La strada è intransitabile, posto che diviene una piscina a cielo aperto, esponendo anche la stessa ad infiltrazioni che mi auguro non attentino la stabilità delle costruzioni circostanti. 

Mi auguro si possa fare luce su questa vicenda quanto prima, sia per comprendere quali possano essere i reali motivi per cui ad oggi la strada non sia stata ultimata, sia per poter provvedere quanto prima alla sua ultimazione, nel pieno rispetto dei diritti dei privati che oggi risiedono e all'interesse pubblico da garantirsi. 

L'idea che a breve ci si affaccerà al periodo autunnale e invernale, per sua natura piovoso, mi preoccupa notevolmente. E se penso che la mia segnalazione non è stata la prima e che precedentemente tutte le altre segnalazioni sono rimaste inevase, il timore che la questione rimanga nel dimenticatoio di chi ci amministra, mi sconcerta di non poco. 

La saluto cordialmente»

Lettera firmata. 
© Riproduzione riservata

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