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Chi li ha visti? CORSIVI - Nappi e Mezzina: assessori cercansi
15 marzo 2003

Cercasi assessori disperatamente. Noi di "Quindici" facciamo appello alla cittadinanza molfettese o a chiunque sia in grado di fornire notizie dei due "dispersi" Francesco Nappi (ex lista Di Pietro), assessore all’agricoltura (nella foto) e pesca e ... non ricordiamo il nome. Ah, sì la signora Maria Mezzina (assessore all’innovazione tecnologica) della quale si ricorda vagamente solo il sorriso della foto diffusa dall’amministrazione comunale in occasione della sua nomina e che vi riproponiamo. Abbiamo anche contattato i colleghi della nota trasmissione televisiva "Chi l’ha visto" per invitarli a dedicare una puntata ad hoc ai due esponenti della giunta comunale, le cui uniche tracce di esistenza sono il regolare ritiro dello stipendio dall’economo comunale. Come avevamo ampiamente previsto in occasione della loro nomina, si è trattato di un’inutile spreco di risorse pubbliche ("e io pago!", direbbe l’intramontabile Totò) per due incarichi non solo inutili, ma anche improduttivi. Siamo stati facili profeti anche questa volta nell’affermare, in tempi non sospetti, che le due nomine non avevano alcuna finalità operativa, nè politica, ma servivano solo a garantire un difficile equilibrio di coalizione al sindaco. Oggi i cittadini si chiedono perché pagare due assessori inservibili che hanno prodotto poco o nulla? Ce lo chiediamo anche noi, avanzando una modesta proposta economica: ora che la coalizione sembra più forte, il sindaco non potrebbe fare a meno di due persone la cui funzione si è rivelata inutile? Sarebbe un bel gesto che verrebbe apprezzato dai cittadini, ancor più se fossero gli stessi interessati a lasciare gli incarichi.
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Non c'è nessun attacco personale, nè un problema politico, ma un problema di libertà di opinione. Esprimiamo liberamente le nostre opinioni, che possono anche non essere condivise, ma, in democrazia vanno rispettate. Noi riteniamo di fare una corretta informazione, proprio criticando l'operato degli amministratori, ma la logica imperante della destra oggi sta confondendo le idee a tutti: gli avversari sono tutti comunisti. E' ridicolo, se non fosse tragico. Attenzione, è in gioco la democrazia e la libertà. Quando ve ne accorgerete sarà troppo tardi! Noi riteniamo di essere nel giusto.Non dimentichiamo che un assessore "deve" essere criticato, soprattutto quando è pagato con soldi nostri. Il nostro compito di giornalisti è anche quello di raccontare quello che avviene al Comune e come si comportano gli assessori, così gli elettori la prossima volta sanno come regolarsi. Il nostro è un diritto-dovere all'informazione. Abbiamo criticato anche la giunta di centro-sinistra e non una sola volta! Non c'è alcun astio, anche se l'assessore Nappi ha avuto un comportamento scorretto con noi e ha detto il falso, utilizzando sistemi poco corretti e rivolgendosi ad altri, sostenendo che noi non abbiamo voluto pubblicare la sua replica: una vera e propria menzogna: lo provi se è capace! Questa è scorrettezza anche da parte di chi ha accolto quella lettera, sapendo che era falsa la motivazione, perché non poteva essere pubblicata quando il giornale non era ancora uscito. Perciò, non siamo noi che dobbiamo chiedere scusa, ma l'assessore Nappi deve delle scuse a noi, per il suo comportamento che, definire inqualificabile, è poco. Avrebbe fatto meglio a tacere, come la sua collega Mezzana, che ha capito lo spirito ironico del corsivo “Chi li ha visti?”. Ma non ci preoccupano più di tanto le miserie umane.Al sig. Silvestri abbiamo risposto in privato, non possiamo pubblicare il suo commento. Al sig. De Fazio risponderemmo in privato, ma la sua e-mail è falsa e forse è falso anche il suo nome. Ci mandi quello giusto e avrà la risposta. Purtroppo non tutti conoscono le regole dell'etica professionale e cercano miseramente di fare la morale agli altri. Che pena, poveretti!

Premesso che non abbiamo nulla contro l'assessore Nappi come persona, ma che come giornalisti abbiamo il diritto-dovere di criticare il suo operato come amministratore comunale, vorremmo ricordare al Sig. Gigi De Fazio che è facile accusarci di essere fazioni: ma la realtà dei fatti conferma che Nappi ha fatto quasi nulla come assessore e ora tenta di mostrare qualcosa (utilizzando anche provvedimenti della vecchia amministrazione di centro-sinistra di cui ha fatto parte prima di cambiare casacca: questo basta a dare l'idea del personaggio). Purtroppo, evidentemente, l'assessore Nappi conosce le regole della cortesia solo con lei, ma con noi si è dimostrato di un'arroganza e di una presunzione unica, dichiarando perfino il falso e sostenendo di aver inviato lettere a Quindici, che sarebbero state respinte, quando in realtà a noi non è arrivato mai nulla (non ha avuto il coraggio?), mentre lui va a piangere su altri fogli. La correttezza, caro signor De Fazio, deve essere reciproca: siamo in democrazia e non esiste deferenza nemmeno per gli assessori. Ma l'assessore Nappi forse pretende una stampa "incensante" e "servile". Non lo siamo mai stati nemmeno con gli amici e non lo saremo mai con nessuno: siamo veramente liberi, rispondiamo solo a noi stessi (siamo perfino gli editori di noi stessi: più liberi di così) facciamo la cronaca dei fatti e rinosciamo i meriti, quando ci sono, però il diritto di cronaca comporta anche mettere in evidenza le carenze e le insufficienze dei politici: chi sceglie la vita pubblica, deve accettare anche le critiche. Si informi e vedrà che abbiamo ragione. Del resto dai voltagabbana non ci si può aspettare di più. Ora ha conosciuto un altro aspetto della vicenda che le permette di essere più obiettivo: non badi alle apparenze! E sia più attento alla democrazia: se chiudono la bocca ai giornalisti (e il Polo di destra a cui appartiene Nappi ci sta provando, proponendo perfino la galera), finisce anche la vostra libertà!

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