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Casa, per la 167 tempi lunghi: acquisito solo il 14% dei suoli Non esiste il piano dei servizi e la Regione Puglia ha bloccato ogni deroga senza aree disponibili
15 aprile 2004

Nel numero scorso ci siamo occupati del Piano “ex art. 51” che ha preso il via con le prime costruzione nei comparti 14-15-16 e quelle imminenti relativi ai comparti 1-2-3. Complessivamente si costruiranno 356 appartamenti di edilizia pubblica, di cui 29 villette, a schiera per una popolazione stimata di 2.670 nuovi residenti. Il pacchetto 167 fu elaborato ed adottato dalla precedente amministrazione nel '98 ed approvato definitivamente dal Consiglio il 20.12.01, con la novità dei 75 appartamenti in più: 513 appartamenti invece dei 456 inizialmente previsti, per una stima di nuovi residenti di circa 2.200 unità. Questi 75 appartamenti li “scoprì” l'Ufficio tecnico che, fermo restando i volumi e le aree standard per i servizi, potevano essere aumentati il numero degli appartamenti, in base ad una norma tecnica di attuazione del nuovo PRG, relativa al calcolo della volumetria di un edificio. Successivamente furono decisi i criteri per la formulazione della graduatoria delle cooperative. Rispetto al Piano “ex art. 51” fu scelto di dare più consistenza al parametro dell'anzianità della cooperativa invece che a quella del socio. Sono 40 le cooperativa collocate in graduatoria. Allo stato attuale il Comune ha acquisito i suoli del comparto 9, mentre si è sbloccata la situazione relativa ai i comparti 6-7 e 8 con il recente parere paesaggistico positivo. All'appello manca il comparto 17 che dovrà essere interamente ridefinito a seguito di numerosi ricorsi in atto. Allo stato attuale anche se sono state fatte le preassegnazione, il Comune deve acquisire circa l'86% i suoli da destinare alle cooperative e per l'edilizia convenzionata, o mediante cessione bonaria, oppure con l'espropriazione delle aree. I tecnici comunali ritengono che entro l'anno potrebbero partire le costruzione. Per quanto riguarda le opere di urbanizzazione primaria, cioè strade senza asfalto da realizzare dopo la posa delle condutture di acqua e fogna e illuminazione pubblica, i lavori sono stati messi a bando per un importo di € 1.350.000. Per i comparti che vanno dall'1 al 9 invece, si è ancora nella fase di elaborazione dei progetti. Il Piano dei servizi può attendere Sull'espansione residenziale, negli ultime mesi è salita di tono la polemica politica tra maggioranza e opposizione, con l'aggiunta delle rumorose esternazioni di Lillino Di Gioia. Pomo della querelle l'assenza di un Piano dei Servizi che doveva essere approntato dall'Amministrazione comunale entro 180 dall'approvazione regionale del Prg. Aree verdi, scuole, uffici pubblici ed anche tutte le attività che producono beni e servizi artigianali, commerciali, bancarie, turistiche-alberghiere, culturali, religiose, socio-assistenziali, sanitarie, e tutto ciò che eleva qualitativamente la vita delle persone e della città. Senza peli sulla lingua Lillino ha parlato di inadempienza al limite del dolo, per le troppe proposte di varianti presentate al Comune. In pratica si è paventato il rischio di far costruire le strutture dei servizi dove non era previsto e di lasciare vuote le aree previste, premiando alcuni e a danno di altri. L'assessore al Territorio Pietro Uva ci ha dichiarato: “Le aree per i servizi localizzate dai piani “ex art. 51“ e “167” non sono state toccate. L'amministrazione può è essere criticata nel non aver tipizzato ulteriormente le aree, ma la nostra è una scelta lineare, altro che dolo. Intendiamo sviluppare un piano dei servizi corrispondenti alle esigenze reali dei cittadini residenti, attraverso un metodo partecipativo. In passato si sono elaborati piani rimasti sulla carta, oppure si sono programmate e realizzare opere che poi si sono rivelate inutili e costose”. Deroghe al Prg, lo stop della Regione In attesa di veder come si realizzerà questo metodo partecipativo, sulla questione delle deroghe al Prg, la Regione con la deliberazione 2.226 del 23.12.03, riguardante gli indirizzi in materia urbanistica, ha spazzato via ogni avventata interpretazione e ribadito il rispetto rigoroso delle condizioni per le deroghe e l'inammissibilità di applicazioni estensive o analoghe al di fuori di due condizioni: assenza di aree disponibili o insufficienti per un determinato tipo d'insediamento. In estate, il Sindaco aveva cercato di portare in Consiglio comunale, senza però riuscirci, la proposta di un atto di indirizzo più volte sollecitato dalla sua maggioranza su tutta la materia. Nell'atto che si voleva sottoporre al Consiglio comunale, s'intendeva consentire iniziative imprenditoriali, al di fuori della pianificazione prevista dal Prg, attraverso l'istituto della “Conferenza dei servizi ai sensi del D.P.R 447/98. Per il Sindaco il fatto che i suoli previsti dal Prg non potevano essere immediatamente utilizzabili, per la mancanza di piani particolareggiati, faceva scattare le condizioni di “non utilizzabilità”. Secondo questa interpretazione estensiva ogni proposta di variante in mancanza di una programmazione puntuale era opportuna e legittima. A metter la parola fine ci ha pensato la Regione. Insomma per il sindaco & soci, un buco nell'acqua. Francesco del Rosso
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