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Calcio. Una maglia per tre
15 settembre 2009

Liberty (Eccellenza), Atletico (Promozione) e Molfetta sportiva (1ª Cat.) In un secolo di storia il calcio molfettese ha conosciuto epopee gloriose, intervallate da periodi, più o meno lunghi, di anonimato senza infamia e senza gloria. Il filo conduttore è stata la casacca biancorossa con il mitico nome di “Molfetta sportiva”, che anche nelle stagioni più buie, ha continuato ad emanare una fioca fiammella senza spegnersi mai. Poi per fortuna, magia o trucco, è sempre arrivato un Cavaliere Bianco che ne ha cambiato e capovolto il destino. Alle repentine risalite (Serie C Nazionale, Serie D, Serie C2), sono succedute altrettanti rapide cadute. Dopo l’esperienza del “Molfetta calcio” che idealmente aveva raccolto il testimone della fallita “Molfetta sportiva”, per trovare una squadra molfettese si doveva scendere in seconda categoria (Bari Sport). Nell’anno della sede vacante del calcio era diffusa l’opinione che la piazza di Molfetta, per dimensione, storia e opportunità non poteva rimanere a lungo senza pallone. Qualcosa per fortuna, magia o per trucco sarebbe successo. E qualcosa è accaduto. Fin troppo. Ai nastri di partenza dei tornei regionali, in tre sperano prima o poi di allacciarsi alla storia della maglia biancorossa. Il pretendente più pesante per solidità societaria, competitività della squadra e la disponibilità economica del presidente Nicola Canonico è il Liberty Bari che ha ridato alla città l’importante vetrina del massimo campionato regionale: l’Eccellenza. Questa proposta è stata ribattezzata Liberty Molfetta, anche se formalmente il Liberty nelle carte federali è una società e una squadra barese. “Per le norme federali non è stato possibile cambiare nome, cosa che si farà l’anno prossimo”. Questa dichiarazione di Canonico presuppone che a Molfetta s’intende avviare un progetto pluriennale di grande respiro, che guarda oltre la dimensione regionale. Come è stata accolta questa novità? Il tifo organizzato ha fatto i salti di gioia, perché avranno modo di mettere in scena i festosi riti domenicali, mentre il resto degli sportivi oscilla tra perplessità e curiosità. Il presidente Canonico sa che tutto dipenderà dal ruolo che avrà subito la squadra in campionato e per questo non ha badato a spese. Dopo la breve parentesi del tecnico Riccardo Di Giovanni (2 settimane di preparazione), sulla panchina è stata chiamato un altro tecnico molfettese Vincenzo del Rosso, forse ritenuto, per i suoi trascorsi, più adatto a condurre una rosa competitiva per un torneo di alto livello. La squadra effettivamente è tra le top del torneo insieme a Nardò, Bisceglie, Terlizzi e Trani, per alcuni farebbe bella figura anche il C2, per i molti giocatori che hanno conosciuto varie esperienze professionistiche. I punti di forza sono i centrali difensivi Bennardo e Piras, il regista Menga, il trequartista Parente, l’ala Frisenda e la super coppia d’attacco Suarez e Caracciolese. Accanto a questi potranno dire la loro i molfettesi Carlucci, Uva, Cataldo e Tridente. La squadra per ora è un cantiere, molti atleti sembrano ancora arrugginiti e ci vorrà qualche settimana per perfezionare i meccanismi. Vedremo se tra tante individualità di qualità, il tecnico di lungo corso del Rosso, saprà tirar fuori una squadra di qualità. Il mister, per la prima volta al “P. Poli”, non nasconde un pizzico di emozione. “Guai se non provassimo le sensazioni emotive. Il calcio è soprattutto fatto di queste cose”. Secondo noi oltre all’aspetto tecnico, la società dovrà trovare canali più efficaci per rapportarsi con la città. Il sito internet non può essere l’unico mezzo, né tanto meno sostitutivo dell’esperienza diretta, come una sede riconoscibile. Altrimenti si rimane tutto nell’ambito virtuale. “Provvederemo anche a questo – ha detto a “Quindici”, Canonico – e mi piacerebbe che lo stadio fosse frequentato non solo dal tifo organizzato, ma anche dalle famiglie e gli sportivi amanti del bel calcio, che a Molfetta non mancano”. Alla proposta Liberty, si contrappone, l’Atletico Soccer Modugno, società di Promozione, acquistata da una vecchia conoscenza del calcio molfettese, il ruspante Mauro Lanza che più volte in passato ha mantenuto accesa la fiammella del calcio locale. Lanza si propone come unica realtà interamente molfettese, anche se come nel caso Liberty, per quest’anno si chiamerà Atletico. Fanno parte della società Pino Amato (vicepresidente) e Rino Lanza il quale ci ha dichiarato: “L’obiettivo è di far crescere una realtà tutta molfettese ed un tifo sano senza ultras”. Mentre Liberty e Atletico cambieranno nome l’anno prossimo, ha anticipato tutti la società del mitico Carlino Tattoli, che dopo in ripescaggio in Prima Categoria, ha pensato bene di cambiare nome: da Bari Sport all’impegnativo “Molfetta sportiva”. Per il dirigente Antonio Campo: “Il nostro è un progetto partito da lontano e che guarda lontano. Oltre alla prima squadra seguiremo tutto il settore giovanile e allestiremo una scuola calcio. Vogliamo far crescere i nostri bambini e ragazzi in un ambiente sano con dei valori forti”. Insomma nella nuova stagione calcistica le offerte saranno diversificate, anche se dubitiamo che a Molfetta ci sia una voglia significativa di calcio dal vivo. E poi passare da un’assenza ad un’overdose di pallone, si rischia di non affezionarsi a nessuna squadra. Buon campionato a tutti.

Autore: Francesco Del Rosso
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