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Bollenti spiriti, a 59 molfettesi le borse di studio della Regione  
15 marzo 2007

Sono 59 i giovani molfettesi beneficiari delle borse di studio erogate dalla Regione Puglia nell'ambito dell'iniziativa “Bollenti Spiriti”, concepita e voluta dall'assessore regionale per le Politiche giovanili, Guglielmo Minervini. Il bando di concorso per l'assegnazione delle borse di studio era rivolto a giovani laureati pugliesi intenzionati a frequentare master post universitari in Puglia, nel resto d'Italia o anche all'estero, con l'erogazione di un contributo di 7.500 euro per chi intendeva rimanere in regione, di 15.000 euro per chi intendeva frequentare il master fuori regione e di 25.000 euro per i ragazzi e le ragazze con il pallino di andare oltre frontiera per frequentare un master internazionale. È quanto ha deciso di fare, ad esempio, Marilena Lucivero, giovane laureata in architettura che sta frequentando un master all'Università di Barcellona. Scelta diversa, invece, per Giuseppe Bruno, redattore di Quindici, che frequenta il master in Comunicazione Pubblica alla Business School de il Sole 24 Ore. «È un'iniziativa molto positiva, che finalmente da un aiuto concreto a noi giovani – ha commentato lo stesso Giuseppe Bruno, contattato telefonicamente a Milano – la speranza, ovviamente, è che questa iniziativa vada avanti e sia rinnovata anche nei prossimi anni, in modo da aiutare altri ragazzi a realizzarsi sia accademicamente che professionalmente». Grande soddisfazione anche da parte dell'assessore Minervini che, forse involontariamente, ha lanciato un vero e proprio modello che ha suscitato forte interesse non soltanto nelle giunte di altre regioni d'Italia, ma anche da parte della stampa nazionale. «Con tutti i destinatari delle borse di studio – ha commentato l'assessore Minervini – sottoscriviamo un “patto etico” con il quale i beneficiari di queste risorse si impegnano, dopo aver studiato e accresciuto il proprio bagaglio culturale e professionale, a prendere in considerazione l'idea di tornare nella nostra regione per mettere a disposizione del territorio e del suo sviluppo le competenze e le capacità acquisite o perfezionate altrove. Con questo approccio innovativo e assolutamente unico in Italia istituzioni e giovani generazioni stipulano un vero e proprio contratto morale, assumendosi, ciascuno per la sua parte, impegni e responsabilità ed investendo, così, sul futuro della Puglia». «Oggi il governo regionale – ha concluso Guglielmo Minervini – investe energie e risorse straordinarie nei giovani ponendoli al centro della sua idea di sviluppo ed i riscontri che abbiamo ottenuto sono a dir poco sorprendenti. Quando si sentono partecipi e protagonisti del proprio futuro e di quello della propria regione i giovani diventano il più straordinario fattore dinamico di crescita e sviluppo. È la principale risorsa di cui la Puglia dispone ed abbiamo il dovere di non sciuparla ma di valorizzarla al meglio». Nel frattempo sono tanti i giovani prossimi alla laurea che sperano in una nuova erogazione di borse di studio da parte della Regione. Nonostante manchino riferimenti specifici nel documento programmatico del P.O.R. (Piano Organizzativo Regionale ndr), dagli uffici della Regione trapela un cauto ottimismo. Insomma, i giovani molfettesi possono continuare a sperare.
Autore: Vito Piccininni
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