BASKET – Sconfitta con qualche ombra per la Virtus Molfetta
Centro Auto Ford Molfetta - Cementir Artus Maddaloni 86-92
MOLFETTA: Maggi 12, Panunzio, Braidot 7, Bigi 12, Teofilo 22, Leo 19, Nord 3, Paganucci 4, Filianoti 7. N.e. Storchi. All Carolillo.
MADDALONI: Sergio B. 2, Piscitelli 22, Desiato 23, Chirico 8, Sergio L., Garofalo 1, Falco 18, Simeoli 18. N.e. Migliaccio, Pascarella. All Posillipo.
ARBITRI: Leggiero di Brindisi e Lavino di Mesagne.
PARZIALI: 18-20, 39-44; 57-57, 86-92.
MOLFETTA - Evidentemente la Virtus Molfetta lassù in cima dà fastidio. La prima posizione raggiunta dalla squadra è scomoda a qualcuno. E probabilmente lo sarà per i signori Leggiero di Brindisi e Lavino di Mesagne che hanno arbitrato in modo pessimo l'incontro tra Molfetta e Maddaloni, condizionandone il finale, che avrebbe potuto prendere una piega diversa senza le contestate decisioni del duo arbitrale. Non è nella nostra consuetudine soffermarci sulla prestazione dei direttori di gara, ma con un operato così scandaloso è davvero difficile farlo passare inosservato.
Detto questo c'è da precisare che il Maddaloni è stata squadra solida e compatta, ha giocato una buona pallacanestro mettendo in difficoltà la Virtus già prima degli episodi incriminati che hanno segnato il prosieguo della gara. Và, dunque, dato merito agli avversari, che hanno goduto della serata di grazia di Piscitelli e Desiato per scardinare la difesa molfettese priva del suo colosso Andrea Storchi.
Nel concitato finale di gara, gli arbitri, già precedentemente “disattenti” su alcune azioni di gioco, fischiano falli a iosa ai molfettesi e sorvolano sulle infrazioni ospiti; capitan Teofilo si vede assegnare un dubbio fallo antisportivo. La Virtus è costretta a subire i tecnici fischiati dagli arbitri, coach Carolillo viene espulso, reo di aver lanciato “troppo veementemente” il pallone. Maddaloni gode dei tiri liberi per portarsi in vantaggio e da allora a niente sarebbero serviti i falli di Molfetta per cercare di riequilibrare una partita ormai ampiamente segnata.
La prima frazione di gioco è equilibrata: Bigi segna i primi punti del match, gli ospiti vanno al tiro solo dalla lunga distanza poi segnano con Piscitelli portandosi sul 4-3. Maggi sbaglia due assist e la manovra del Molfetta stenta a decollare. Teofilo è esemplare in difesa perché in assenza di Storchi è chiamato agli straordinari sotto le plance e allo stesso tempo incrementa il bottino in fase offensiva. Una tripla di Piscitelli da il primo vantaggio agli ospiti. Encomiabile la prova di Teofilo, mentre Leo appare un po' in ombra rispetto alle ultime prestazioni e Maggi e Bigi, come sempre, tardano ad entrare in partita. La Virtus si porta sul 15-10 ma poi è costretta a subire il ritorno dei campani che prima impattano sul 18-18 e con il solito Piscitelli archiviano il quarto con due lunghezze di vantaggio.
Simeoli apre il secondo periodo portando Maddaloni sul +4 ma Maggi e Leo riequilibrano prontamente il match. Esce Nord per far posto a Filianoti e la Virtus gioca senza un pivot di ruolo lasciando molti rimbalzi agli ospiti. Dopo quattro minuti il risultato è in perfetta parità (30-30). Anche Paganucci fa il suo ingresso in campo, facendo rifiatare il pari ruolo Maggi. Filianoti infila la tripla che valeva il +4, gli ospiti sbagliano di più in prossimità del canestro ma vanno spesso al tiro dalla lunetta. Molfetta subisce il gioco dei lunghi biancorossi. Falco da sotto e poi Chirico, in chiusura del quarto, fanno segnare il break che porta al 39-44 di fine tempo. Da segnalare le prestazioni di Teofilo, autore di 14 punti in 20 minuti e di Piscitelli (16) e Simeoli (12) migliori marcatori tra le fila ospiti.
La Virtus recupera lentamente lo svantaggio nel terzo quarto. Con un parziale di 11-4, suggellato dalla tripla di Maggi, Molfetta va sul 50-48 prima che Leo (tripla) e Paganucci concretizzassero l'allungo (55-50).
In chiusura l'arbitro fischia un tecnico discutibile a Leo, segno che stava perdendo di mano la conduzione della gara. I liberi decretano il pareggio degli ospiti e la Virtus s'innervosisce.
Le prime battute dell'ultimo quarto sancivano ancora un certo equilibrio tra le formazioni in campo poi Simeoli da la scossa ai suoi (61-65). Maggi fa 0/2 dai liberi e una tripla di Falco da al Maddaloni il +7. La Virtus è costretta ad inseguire a tre minuti dalla sirena.
Gli arbitri danno inizio allo show. Il resto della gara è storia nota. L'orgoglio molfettese porta il neo entrato Braidot a segnare due triple consecutive accorciando il gap ma il Maddaloni gode degli innumerevoli tiri liberi per portare a casa una sofferta affermazione sul parquet della capolista.
La Virtus è arrabbiata e pronta a vendicare il torto subito. Ruvo è avvisato.