Bambini punti da siringhe infette a Molfetta, la rabbia del padre: chi ha sbagliato, deve pagare
MOLFETTA - “Chi ha sbagliato deve pagare, se ci sono delle responsabilità, queste vanno accertate e perseguite”, sono parole piene di rabbia e di amarezza quelle di Mimmo, padre dei due bambini di 5 e 6 anni che si sono punti con due siringhe trovate fra i ciottoli della spiaggia “La Bussola” al lungomare di Molfetta.
“Non è concepibile che venga aperta una spiaggia e ci siano ancora tante siringhe in giro. Quando è successo l'episodio ho chiamato il 118, ma nulla (dovrebbero essere più reperibili e tempestivi gli operatori di questo importante servizio). Per fortuna è intervenuta la guardia costiera a darci una mano. Ho portato i bambini al pronto soccorso dell'ospedale di Molfetta e mi hanno detto di stare tranquillo, perché i bambini non correvano alcun pericolo. Non contento di questo verdetto, ho portato i piccoli al Policlinico del San Paolo e anche lì i medici mi hanno tranquillizzato perché il sangue delle siringhe era ormai secco da tempo e non poteva nuocere. Comunque mi hanno detto che per essere completamente tranquilli, occorre aspettare sei mesi. Ma io mi chiedo e vi chiedo, come possiamo vivere io e mia moglie con questo timore per sei mesi? E chi ci garantisce che, anche se non c'è pericolo di contagio Aids, i bambini non potrebbero aver contratto una forma di epatite? Insomma, non mi fermerò, andrò dall'avvocato e avvierò tutte le azioni legali a difesa dei miei bambini”.
Il Signor Mimmo ieri ha anche contattato i vigili urbani che hanno provveduto a informare l'Asm, che, a sua volta, ha inviato alcuni operatori per rimuovere le altre siringhe: ne sarebbero state trovate una ventina.
Questo episodio ripropone il problema della pulizia delle spiagge e soprattutto della rimozione delle siringhe, che rientra nei compiti dell'Asm, che è già nel mirino per le critiche sulla sporcizia in città. Sarebbe ora che il sindaco e l'amministrazione comunale si decidessero a dare una svolta a questa situazione che, come dimostra l'episodio delle siringhe, scoperto da “Quindici”, può anche degenerare con conseguenze imprevedibili.
Autore: Francesco Del Rosso