Arriva il Difensore civico
MOLFETTA – 8.3.2002
Nell’ultima riunione del consiglio comunale è stata avviata l’isitutzione del servizio del “Difensore civico” e su proposta dei Consiglieri Zaza (Rifondazione) e Piergiovanni (Democratici) sono state ampliate le modalità di elezione.
La proposta dell’Amministrazione prevedeva che il Consiglio comunale scegliesse il Difensore Civico nell'ambito di una rosa di singole designazioni formulate rispettivamente da Consiglieri comunali, Consulte e Associazioni. In tal modo, chiunque avesse le competenze giuridiche ed i requisiti richiesti, se non sponsorizzato, non avrebbe mai potuto avanzare la propria candidatura.
Illogica questa restrizione, in particolare per la figura del Difensore civico che ha il ruolo di garantire l'imparzialità e la correttezza dell'azione amministrativa, e che quindi deve porsi, con autorevolezza, al di sopra delle parti.
L'autonomia intellettuale, politica e culturale è un prerequisito imprescindibile per dare senso a questo ruolo ed era quindi assurdo non prevedere candidature autonome.
Ora, dopo l’emendamento dell’Ulivo, tale condizione è stata quindi assicurata imponendo l'avviso pubblico a cui qualsiasi cittadino, che abbia i requisiti, può rispondere così come si conviene nelle democrazie compiute.
Da registrare come ancora una volta nella riunione del consiglio è stato assente il sindaco, che forse ha scelto di snobbare il consiglio, come Berlusconi snobba il Parlamento. Non si spiega questo atteggiamento persistente, che potrebbe essere interpretato come scarsa considerazione della democrazia da parte del primo cittadino.
Michele de Sanctis jr.