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Aperte a Molfetta le Ecclesiadi 2010. Oggi il calcio a 5
12 aprile 2010

MOLFETTA - Il fondamento dello sport, non dividere ma unire, ed essere veicolo di pace. Con le parole del vescovo, mons. Luigi Martella, si sono aperti Giochi delle Ecclesiadi 2010, olimpiadi per gruppi parrocchiali dell’intera diocesi, di cui Quindici è media partner.

Cerimonia d’apertura in grande stile ieri sera, presso la Madonna della Pace di Molfetta: prima la santa messa celebrata dal Vescovo, poi l’apertura vera e propria dei Giochi, con la fiaccola accesa dal monsignore in persona.

Ad assistere, i ragazzi e le ragazze delle ventidue parrocchie che si sfideranno, con la lealtà che il Vescovo raccomanda con l’ideale in bocca al lupo a tutti, sui campi di tutte le discipline sportive, e i cui rappresentanti sono sfilati sul palco, come portabandiera (nella galleria fotografica di Quindici, in esclusiva, tutte le immagini della cerimonia).

Mons.Martella ha reso noti anche i numeri della manifestazione: 22 parrocchie appunto, per un totale di 670 fra atlete e atleti. Un successo senza precedenti per il comitato organizzatore, che con questa edizione, dopo il rilancio dello scorso anno, punta alla definitiva consacrazione della manifestazione.

Finita la serata delle celebrazioni, è già il momento del campo di gioco: inizio effettivo delle ostilità questa sera, con il calcio a 5 maschile. La caccia alla Cattedrale di Molfetta, che lo scorso anno si aggiudicò il medagliere al fotofinish, è già aperta.

Autore: Vincenzo Azzollini
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Sono Dario la Forgia, l'autore della rubrica Quindici-goal, definita da questa brava gente "sciatta e scialba", per non parlare poi dei complimenti che sono stati fatti per una semplicissima fotografia, che nulla ha a che fare col narcisismo od altri paragoni simili.. Commetto sempre l'errore di pensare che la storia abbia insegnato qualcosa ai giovani di oggi, come ad esempio il rispetto, preteso da tutti, ma dato da pochi... E questo commento lo dimostra in pieno, perchè queste persone se fossero state intelligenti, avrebbero potuto inviare un'e-mail al Direttore chiedendo gentilmente di pubblicare la foto del Sign. Azzollini, oppure sarebbero potute andare di persona in redazione, e non ci sarebbero stati problemi nell'accogliere una richiesta così semplice, soprattutto se accompagnata da una buona educazione, che a quanto pare scarseggia in questi nobili signori. Ricordate che ho già un lavoro, che nulla ha a che fare col giornalismo, quindi non ho bisogno di mettermi in mostra in questo settore. Ho semplicemente la passione per il calcio, e nel momento in cui il Direttore de Sanctis ha gentilmente approvato questa mia proposta, non vedo perchè si debbano leggere questi commenti, o meglio schifezze, irrispettose nei confronti di una persona che neanche si conosce. Maggior rispetto, niente più, maggior educazione, e meno giudizi, perchè se impariamo a donare questi valori, vorrà dire che gli avremmo acquisiti pienamente, ed un domani potremmo avere la fortuna di insegnarli ai nostri figli. P.S. La mia rubrica non ha per legge l'obbligo di essere letta, così come la mia foto non ha l'obbligo di essere osservata, quindi siete pregati di leggere o guardare altro se non siete interessati, e lasciar stare persone oneste che fanno un semlicissimo volontariato, niente più. Saluti.


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