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Allarme aumento Imu e Tari a Molfetta da parte del sindaco Minervini: una nota delle liste di Pietro Mastropasqua
Pietro Mastropasqua
29 luglio 2022

 MOLFETTA – La lista del candidato sindaco Pietro Mastropasqua lancia l’allarme sulla possibilità di aumento delle tasse comunali da parte del sindaco Tommaso Minervini: «Durante il nostro quotidiano lavoro di monitoraggio dei procedimenti amministrativi abbiamo appreso con sconcerto che il Sindaco Minervini e la passata Giunta comunale, lo scorso 11 maggio, nel bel mezzo dello scompiglio creato dalla campagna elettorale, ha approvato un bando di gara per affidare i servizi di riscossione stragiudiziale e coattiva dei maggiori tributi comunali (IMU e TARI), oltre un servizio di supporto agli uffici, ad un concessionario privato, che prenderebbe il posto dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, attuale concessionaria.

Questa importante Delibera (n. 141 dell’11.5.2022), che forse lascia indifferenti i più, potrebbe rappresentare letteralmente uno schiaffo alle casse comunali e, soprattutto, alle tasche dei cittadini.

La società che risulterà vincitrice della procedura ad evidenza pubblica, aggiudicandosi i suddetti due servizi di riscossione, nonché l’ulteriore servizio di assistenza al locale Ufficio Tributi, potrà applicare un aggio del 10% sulle somme recuperate e, inoltre, potrà incassare l’ulteriore aliquota del 3% o del 6% (in base al momento in cui avviene il recupero) che sarà direttamente a carico del contribuente, ossia i cosiddetti “oneri di riscossione”.

Per semplificare al massimo, se l’agente di riscossione fosse incaricato dal Comune di recuperare € 100,00 da un cittadino o da una impresa, chiederà un pagamento di € 106,00 al contribuente; di questi € 106,00, € 90,00 andranno al Comune (che quindi sacrifica il 10%) ed € 16,00 andranno all’agente di riscossione privato, tra cui vi sono anche quei sei euro in più che paga il cittadino.

All’Amministrazione, tuttavia, deve essere sfuggito che la Legge di Bilancio 2022 (L. n. 234 del 30.12.2021) ha riformato completamente il servizio pubblico di riscossione, quello dell’Agenzia delle Entrate, per intenderci.

A seguito della recente riforma, sono stati del tutto eliminati sia l’aggio sia gli oneri di riscossione, ed è stato previsto esclusivamente il pagamento allo Stato da parte dell’ente creditore di una quota pari all’1% di quanto riscosso.

Per tornare all’esempio di prima, se il cittadino o l’impresa hanno un debito di € 100,00 verso il Comune, Agenzia delle Entrate-Riscossione recupererà solo € 100,00, di cui € 99,00 andranno al Comune e € 1,00 andrà allo Stato.

A fronte di tali costi, sia per i cittadini che per l’Ente, vi è forse la certezza che il concessionario privato realizzerà maggiori entrate? È conveniente un appalto del valore di oltre 3 milioni di euro per i prossimi cinque anni? Noi esprimiamo dubbi e perplessità in merito.

Vogliamo essere chiari: riteniamo giusto che l’amministrazione voglia tentare di migliorare l’attività di recupero dei tributi, ma non in danno dei cittadini, delle imprese e delle casse comunali. Auspichiamo, anzi, che con una azione di recupero mirata, previo rafforzamento degli uffici preposti, si permetta una diminuzione della gravosa pressione fiscale che sopportano cittadini e imprese.

Al contempo, però, abbiamo il dovere di portare all’attenzione della cittadinanza questa incomprensibile iniziativa amministrativa, assunta da un Esecutivo in fase terminale e deliberata da un Consiglio comunale non più in carica, peraltro anteriormente rispetto alle novità contenute nell’ultima Legge di Bilancio.

Alla luce di questi elementi, siamo fermamente convinti dell’inopportunità e della erroneità della scelta di affidare tali servizi ad un concessionario privato e chiediamo con forza che il Sindaco e gli Uffici, per quanto di loro competenza, vogliano immediatamente annullare in autotutela la gara in corso.

In queste stesse ore, abbiamo trasmesso al Sindaco e ai competenti Uffici un’istanza formale in cui abbiamo esposto nel dettaglio questi ed altri profili di non conformità della gara in corso alla normativa di settore.

Ci impegniamo, inoltre, a portare la questione in una prossima seduta consiliare. Lo dobbiamo ai nostri concittadini.

I consiglieri Pietro Mastropasqua, Adamo Logrieco (Fratelli d’Italia), Ippolita Germinario (Obiettivo Molfetta), Mauro Binetti (Molfetta Nostra)».

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