MOLFETTA - Iniziano i grandi esodi estivi: e anche gli abbandoni degli animali. Purtroppo. Ogni anno si organizzano e pubblicizzano campagne di sensibilizzazione sui vari mass media, ma inesorabilmente si perpetra il deplorevole fenomeno dell’abbandono. Cani e gatti che prima sedevano sui divani di casa si ritrovano per strada costretti a fronteggiare il torrido caldo e a dover cambiare stile di vita procacciandosi cibo e riparo, senza dimenticare i vari incidenti stradali di cui sono vittime.
Dal 2011 l’introduzione obbligatoria del microchip identificativo (che consente di risalire in pochi attimi al proprietario) ha certamente costituito un significativo deterrente contro l’abbandono. Che si tratti di un gatto, un cane, una tigre o un coniglio, tutti gli animali indistintamente hanno pari dignità e diritto alla vita.
Oggi in Italia esistono leggi abbastanza severe in difesa degli animali. Riconoscendo i diritti degli animali, si stabiliscono precisi doveri per il singoli e la collettività organizzata (Stato). In una sentenza del 1961 la Corte di Cassazione ha definito gli animali come «creature sensibili che fanno parte della nostra convivenza, concorrendo a integrare la nostra collettività». In pratica, pur non potendo attribuire agli animali alcuna soggettività giuridica, non si può escludere la loro rilevanza all’interno della comunità in cui viviamo. Per di più, l’Unesco ha emanato il 15 Ottobre 1978 la «Dichiarazione universale dei diritti dell’animale» che, anche se privo di valore giuridico, rappresenta un grande segno di consapevolezza circa i diritti degli animali.
Il randagismo ha anche dei costi difficili da sostenere a livello pubblico. Tutto ciò può essere considerato a buon diritto un altro motivo in più, oltre all’ascolto della propria coscienza, per rinunciare ad abbandonare gli animali. Da ricordare, comunque, che nell’abbandono degli animali rientra anche una responsabilità giuridica. Nonostante la Legge n.189/04, che stabilisce il reato penale per l’abbandono di animali con pene dall’arresto fino a un anno a una multa dai mille euro ai 10mila euro, si calcola che ogni anno siano 150mila i cani abbandonati, di cui 40mila solo durante il periodo estivo, mentre i gatti ammontano a 200mila, che si aggiungono al milione di cani e gatti randagi in tutta Italia. Non tutti però, perché l’85% degli animali abbandonati muore in un incidente stradale dopo nemmeno tre settimane.
Sono circa 280mila i cani e i gatti che ogni anno perdono la propria vita sulle strade. Il fenomeno dell’abbandono degli animali ha ripercussioni anche sugli automobilisti: si sono verificati circa 40mila incidenti negli ultimi 10 anni, in cui sono morte 400 persone e altre 10mila sono rimaste ferite. Purtroppo, alcuni automobilisti investono cani e, soprattutto, gatti per puro piacere o divertimento. Il più delle volte è possibile evitare l’impatto con un cane o un gatto semplicemente utilizzando il clacson. Un gesto semplice, perché cani e gatti sono esseri viventi, non oggetti o ostacoli sulle strade.
Tra l’altro, anche l’indifferenza nei confronti dei propri animali domestici è punibile, come fissato dalla sentenza n.18892/11 della Corte di Cassazione (è considerato reato anche «il senso di trascuratezza o disinteresse verso qualcuno o qualcosa, o anche la sola mancata attenzione».
Molto spesso gli animali sono regalati ai familiari, come un giocattolo divertente, senza spesso considerare che gatti e cani sono delle creature che hanno bisogno di attenzioni, di amore e di cure da parte del loro padrone. Quindi, abbandonare il proprio animale è anche un reato morale. Per fortuna, è nata una figura che, a costi molto ridotti, si occupa di questi animali, il dog sitter.
Organizzare le vacanze con gli animali domestici non può prescindere dalla scelta di come viaggiare. In macchina, in treno, in aereo, in nave, è possibile scegliere diverse soluzioni. L’importante, comunque, è non farsi trovare impreparati, in modo da fornire agli animali il meglio possibile per una vera vacanza. Sono ormai molte lestrutture pet friendly che permettono di portare in vacanza gli animali domestici e numerosissime le guide e i consigli stilati dalle associazioni di settore per organizzare al meglio una vacanza in loro compagnia. Di contro, esistono altre possibilità, dalle pensioni per cani e gatti(ormai rintracciabili anche attraverso le agenzie di viaggio) ai rifugi gestiti da enti e associazioni. Insomma, non ci sono più scuse per l'abbandono di cani e gatti in autostrada.
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