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“Il Piano regolatore nasce dall’intesa fra me e il sindaco” Secondo il consigliere di opposizione Franco Visaggio
15 aprile 2000

Abbiamo ritenuto opportuno, al fine di rendere più completa questa rassegna di “voci istituzionali” in merito alla approvazione da parte della Giunta Regionale del Piano Regolatore della nostra città, ascoltare anche l’autorevole parere di un consigliere comunale d’opposizione, Franco Visaggio (candidato nell’ultima consultazione elettorale regionale nella “Lista Dini - Rinnovamento Italiano”) il quale, però, in passato ha fatto parte della maggioranza che ha sostenuto Guglielmo Minervini nella sua prima esperienza alla guida della città, e quindi ha partecipato attivamente all’iter di progettazione del Prg. “La valutazione in merito a questa approvazione da parte della Regione non può che essere molto positiva - sostiene Visaggio -, specie in considerazione del fatto che non mi considero compartecipe dell’iter di redazione e approvazione in Consiglio Comunale di questo strumento urbanistico, ma sono stato, così come possono testimoniare tutti gli addetti ai lavori, vero protagonista di quel percorso. La verità storica è che quel Piano nasce dall’intesa politica tra il sottoscritto e il sindaco Guglielmo Minervini, in particolar modo in relazione al principio del comparto e cioè del rispetto degli interessi di tutti i cittadini proprietari terrieri, con la indifferenza ed equipollenza di tutti i suoli. E ricordo che vi fu all’epoca un allontanamento, se non proprio una estromissione, dell’allora assessore Dino Borri, il quale intendeva approvare o far approvare al Consiglio Comunale la bozza di Piano già esistente, così come predisposta dagli amministratori che avevano preceduto Guglielmo Minervini. In quella bozza il principio del comparto, sebbene fosse previsto, aveva una ben diversa natura e avrebbe determinato privilegi per alcuni a discapito di altri e quindi una sperequazione nei profitti. Noi invece abbiamo inteso rispettare in maniera assolutamente paritetica gli interessi di tutti i cittadini. Nella fase preliminare prima di arrivare in Consiglio Comunale vi furono frizioni con l’ex assessore Borri, ed anzi io posso garantire che quest’ultimo non ha assolutamente nessun merito rispetto allo strumento urbanistico così come approvato nella massima assise cittadina. E sono pronto a smentire pubblicamente chiunque affermi il contrario”. Ma allora in definitiva a chi vanno attribuiti concretamente i meriti per questa approvazione? Al sindaco, all’on. Amoruso che ha sottolineato il suo determinante intervento, all’ex presidente della Regione Distaso che, pare, abbia anche forzato per far passare in Giunta questo punto, così come affermato da un suo collaboratore, prof. Pirro? A noi sembra che logiche di diversa natura, in particolar modo elettoralistiche, abbiano dettato molti comportamenti e molte dichiarazioni. “Io credo che molti si siano comportati, rispetto all’approvazione di questo Prg, da politici professionisti. Di fronte alla città ognuno ha inteso, specie in campagna elettorale, accreditarsi e attribuirsi i meriti. Questo è avvenuto sia in relazione all’assessore Borri ma anche per l’on. Amoruso il quale crede, quando si rivolge ai cittadini, di parlar sempre ad una massa di “somari”: ma così non è. Il fatto che il Piano abbia sostato, dopo che è stato licenziato dalla Commissione Urbanistica Regionale, presso la Giunta per circa tre mesi, non ha alcuna rilevanza, e rientra purtroppo nell’ordine delle cose; non hanno avuto nessuna indispensabile rilevanza né l’intervento di Amoruso, né quello di Distaso o di chiunque altro, anche perché nessuno avrebbe potuto bloccare un provvedimento che aveva superato il principale ostacolo e cioè l’approvazione da parte della commissione di tecnici del Cur (comitato urbanistico regionale). La Giunta Regionale doveva solo e semplicemente prendere atto di questa con un normalissimo atto amministrativo dovuto, non potendo in alcun modo stravolgerlo o intaccarlo”. Quale sarà l’atteggiamento dell’opposizione allorquando il Piano dovrà passare in Consiglio Comunale? “La mia posizione personale, alla luce di quanto detto all’inizio, non potrà che essere volta a dare la massima accelerazione ai procedimenti amministrativi ancora da superare. Ho però timore che si possa innescare qualche meccanismo distorto nel momento in cui il Piano dovrà passare in Consiglio, e si dovranno predisporre i Piani pluriennali di attuazione. Comunque, allo stato attuale, non ho motivo per non credere che tutto il Consiglio comunale si adopererà al fine di rispondere ad una esigenza fortemente sentita dalla città, nel più breve tempo possibile. O almeno è questa la mia speranza”. Giulio Calvani
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