WWF Molfetta. Salvato un falco in fin di vita
MOLFETTA - Aumentano gli ospiti del Centro di recupero Wwf di Molfetta.
Da qualche giorno è giunto un bell'esemplare di sparviere (accipiter nisus), raccolto da alcuni cittadini in via Catecombe e consegnato al Comando di Polizia Municipale di Molfetta.
Gli agenti hanno prontamente allertato il Wwf, affidandogli il falco.
Il rapace, una femmina, presentava segni di denutrizione e, cosa più grave, segni di detenzione in gabbia per diversi mesi: sia le piume timoniere sia quelle remiganti, infatti, erano consumate.
Lo sparviere, dunque, potrebbe essere fuggito dalla sua prigione o essere stato liberato per altri motivi.
"Ci preme ricordare - sottolinea Pasquale Salvemini, responsabile del Centro recupero Wwf - che per questi animali sono vietati il commercio e la detenzione nonché ogni forma di maltrattamento, che può essere punito anche con l'arresto".
Si spera che questo esemplare sia almeno imprintato naturalmente, che sia in grado, cioè, di volare e procacciarsi il cibo autonomamente (generalmente, in natura, si nutre di piccoli uccelli), altrimenti sarà destinato a rimanere in una voliera.