Visita di Papa Francesco a Molfetta, imponenti misure di sicurezza come al vertice del G7. Un incontro ieri in prefettura per gli ultimi dettagli
Il prefetto Magno, il vescovo Cornacchia, il sindaco Minervini
MOLFETTA – Sarà come vivere nel clima del G7 a Molfetta domani per la visita di Papa Francesco in occasione del 25° anniversario della morte di don Tonino Bello.
Imponenti misure di sicurezza sono state predisposte per l’occasione. Ieri, in un vertice alla Prefettura di Bari il questore Carmine Esposito e il prefetto Marilisa Magno, hanno fatto il punto della situazione con la verifica delle ultime modalità del complesso sistema di sicurezza.
Sono state predisposte tre zone di massima sicurezza a cerchi concentrici: la zona A in cui atterrerà l’elicottero papale a Cala S. Andrea (alle spalle del Duomo); la zona B quella del percorso della papamobile; la zona C cuscinetto dalla quale tutti devono passare per accedere alla zona rossa di massima sicurezza. Dai varchi (11 in tutto, di cui uno per i disabili) si potrà accedere solo con badge personali e documento di identità, senza del quale, anche con il solo pass, non sarà consentito il passaggio per l’impossibilità di essere identificati. Il deflusso dei pellegrini avverrà da varchi diversi da quelli di ingresso. Tutta la parte della città interessata all’evento e le zone circostanti saranno sorvegliate da sofisticati sistemi di videosorveglianza, mentre alcuni droni sorvoleranno l’area, sulla quale, invece sarà interdetto ogni altro volo.
La capienza massima delle persone è stata individuata in 48mila unità, superata la quale non sarà più consentito l’accesso. Sui tetti ci saranno i cecchini dell’esercito, mentre new jersey di cemento, alti 6 metri per un peso di tre tonnellate, impediranno il passaggio dei mezzi pesanti, per i quali già da oggi è vietata la circolazione. Cambiato anche il percorso dei bus di linea. Interdetta la circolazione e la presenza di natanti nell’area portuale, ci saranno solo tre pescherecci addobbati a festa e con personale militare a bordo. Già da ieri i fondali del porto sono stati ispezionati dai sommozzatori della marina militare. Le bonifiche sono state estese anche a terra e, perfino prima che il Papa salga sull’altare ci saranno controlli. Anche i serbatoi dei distributori di benzina che sono attorno alla villa comunale sono stati prosciugati, per evitare possibili attentati, mentre saranno tolti tutti i cestini dei rifiuti dell’area interessata.
Sono state adottate anche misure antiterrorismo con squadre speciali pronte ad entrare in azione in caso di necessità, mentre ci saranno diverse unità cinofile per il controllo degli esplosivi. Le misure di sicurezza sono state predisposte per attacchi nucleari, radiologici e chimici. Saranno oltre 1.000 gli uomini dei carabinieri, della guardia di finanza della polizia di Stato e municipale, ai quali saranno affiancati anche volontari. Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria saranno presenti 30 unità tra ambulanze, automediche e ospedali da campo. Ci sarà anche un percorso rapido e senza ostacoli dall’area rossa all’ospedale di Molfetta per eventuali primi soccorsi.
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