Recupero Password
Una famiglia che cresce. II collettiva dell’associazione “I colori dell’anima”di Molfetta
12 ottobre 2017

MOLFETTA - Da sempre le botteghe costituiscono, non semplicemente un luogo in cui si apprendono antichi mestieri, ma scambi di idee, valori, esperienze. Non ci deve sorprendere che in un Occidente contrassegnato dal nichilismo stiano crescendo di numero esponenzialmente. In particolare, la presenza ormai stabile a Molfetta dell’associazione “I colori dell’anima”, costituisce un punto di riferimento per coloro che amano l’arte e la bellezza. È soprattutto una famiglia che cresce.

Questa condivisione si concretizzerà nella II collettiva presso la Sala dei Templari di Molfetta che verrà inaugurata sabato 14 ottobre alle ore 19 e dal titolo eloquente “Ritorno al mestiere. Dedicato a Giorgio De Chirico”.

Ci sarà una breve induzione al tema dell’anno associativo dei proff. Giovanni Capurso e Pasquale Conserva con la presenza del sindaco Tommaso Minervini, a cui si aggiungeranno esibizioni dei vari artisti, soprattutto del maestro Filippo Cacace, Presidente dell’associazione. Poi rimarrà aperta fino al 30 ottobre.

La decisione di ispirarsi a De Chirico sembra più un atto dovuto: uno dei modelli ideali nella lotta alle avanguardie, le quali se in un primo tempo hanno segnato una rottura dai modelli accademici della pittura, dall’altro hanno segnato buona parte della crisi dell’arte contemporanea. Dice nel Piccolo Trattato di Tecnica Pittorica pubblicato nel 1928, apice della sua riflessione sul tema della tecnica: “In fatto di materia e di mestiere, il futurismo ha dato alla pittura italiana il colpo di grazia (…). Col tramonto degli isterici, più di un pittore tornerà al mestiere, e quelli che ci sono già arrivati potranno lavorare con le mani più libere (…). Per conto mio sono tranquillo, e mi fregio di tre parole che voglio siano il suggello d’ogni mia opera: Pictor classicus sum”, dice De Chirico. Il “ritorno al mestiere” è un mezzo di riavvicinamento alla tradizione, con un valore quasi etico di recupero di quello spirito artigianale che nell’arte del presente si è perso.

Un antico sapere che grazie a De Chirico e altri tornò ad essere oggetto di riflessione nel clima di ricostruzione dei valori dell’arte che caratterizzò l’orizzonte culturale del Ritorno all’ordine, rifluendo nei testi di artisti e critici e generando un fenomeno di recupero di tecniche del passato, riscontrabile nella produzione artistica degli anni Venti e Trenta.

Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet