Un nuovo regalo ai molfettesi: un'antenna per la telefonia mobile
Caro direttore di “Quindici”, le scrivo per informarla che l'attuale amministrazione ha voluto inaugurare l'anno nuovo offrendoci un altro regalo. È spuntato sul tetto del numero civico 47, in via Molfettesi d'Argentina, un nuovo “albero di Natale”. Un albero che però non trasmette armonia e gioia a chi lo guarda, bensì una buona dose di onde elettromagnetiche. L'impianto sorge, per la seconda volta, di fronte a ciò che rimane del nostro ospedale e domina ancora una volta sulla Scuola Media “G. S. Poli” dalla quale i nostri figli potranno ammirare, tutti i giorni, lo splendido panorama che si sta creando in questa zona.
Del resto, perché piantare gli alberi solo sulle rotonde o sui marciapiedi? È un bene averli anche sui tetti. Tenga presente che ormai nella zona 167 esistono già tre impianti per telefonia cellulare. E pensare che, fino a qualche anno fa, la nostra zona veniva considerata “a inquinamento zero”.
Qualche mese fa, il nostro sindaco, durante un'intervista rilasciata ad una emittente privata, dichiarò i avere molto rispetto per l'ambiente e che lui, in prima persona, si era occupato del problema elettrosmog “vantandosi” del fatto che nessuna amministrazione precedente lo aveva fatto.
Una volta tanto, sono d'accordo con lui: nessuna amministrazione precedente ci ha ridotti in questo stato! Che fine hanno fatto le seicento firme raccolte in questo quartiere?
Intanto hanno pure avuto il coraggio di affiggere per strada enormi manifesti con la faccia sorridente di Fitto che dice: «La salute prima di tutto!». Questa è un'offesa all'intelligenza dei cittadini ma, ormai, ci hanno tolto tutto: la dignità, la fiducia nella democrazia e soprattutto la voce. “Non abbiamo più voce perché siamo stanchi di urlare!”
Anna
una delle tante mamme preoccupate per la salute dei loro bambini