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Un arresto a Molfetta per estorsione ed usura, la soddisfazione della F.A.I. – Antiracket Molfetta
23 ottobre 2015

MOLFETTA - In seguito a lunghe e articolate indagini, iniziate già a ottobre dello scorso anno, gli uomini dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Molfetta hanno tratto in arresto un trentasettenne di Molfetta, già noto alle Forze dell’ordine per reati legati all’ambito degli stupefacenti, in esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal Giudice per le Indagini preliminari di Trani.

L’uomo, cugino del pregiudicato Alfredo Fiore assassinato nel marzo 2014 durante lo svolgimento del mercato settimanale di Molfetta, deve rispondere dell’accusa dei reati di estorsione ed usura aggravata e continuata.

Attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali sarebbe stato possibile nello specifico ricostruire uno dei vari episodi di usura ed estorsione: a fronte di un prestito di 20.000 euro e la restituzione di 10.000 euro dopo un anno, questi sarebbero stati considerati dall’arrestato meri interessi e definiti invece dai Finanzieri come illecito profitto in quanto superiore alla soglia legale dei tassi d'interesse di più dell'82%.

Inoltre dopo una precedente scarcerazione nell’aprile del 2015, l’uomo avrebbe reiterato minacce all’indirizzo della vittima e della sua famiglia.

Alle indagini e al conseguente arresto – eseguito all'interno del Porto di Bari dove il pregiudicato era appena giunto al termine di una crociera trascorsa assieme alla compagna – si è potuti giungere solo attraverso la denuncia della vittima assistita dalla F.A.I. – Antiracket Molfetta, dai suoi volontari e dall’ufficio legale che continuerà a sostenere la vittima annunciando l’intenzione di costituirsi parte civile nel corso del processo.

Nella persona del presidente Renato de Scisciolo, tutta l’associazione intende vivamente congratularsi con le Forze dell’Ordine, in particolare con le Fiamme Gialle di Molfetta, assieme alla Procura della Repubblica di Trani, per le indagini e l’operazione eccellentemente portata a termine.

Sono questi i risultati che confermano il valore del lavoro svolto con costanza e discrezione dalla F.A.I. – Antiracket Molfetta, sempre pronta ad accogliere le vittime verso un passo, quello della denuncia, delicato ma soprattutto efficace.

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