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ULTIM'ORA: Truffa del caro estinto all'ospedale di Molfetta: 7 arresti
16 marzo 2006

MOLFETTA – 16.3.2006 Smantellato a Molfetta presunto comitato affaristico, composto da infermieri e da titolari di imprese di pompe funebri. Il gruppo agiva nel locale ospedale (nella foto) e, secondo l'accusa, aveva monopolizzato il business legato al disbrigo delle pratiche funebri dei pazienti. L'obiettivo era quello di prevalere in modo illecito sulla concorrenza delle altre imprese funebri della zona nelle operazioni di tumulazione delle persone decedute all'interno dell'ospedale. Il meccanismo era collaudato: gli infermieri segnalavano i decessi già avvenuti, o imminenti, attivandosi nella preparazione dei falsi certificati di morte in modo da accelerare il seppellimento. Allo stesso tempo cercavano di impedire i contatti dei parenti dei deceduti con le imprese concorrenti e facilitavano il trasferimento delle salme nelle abitazioni dei congiunti senza passare dalla camera mortuaria dell'ospedale. Ora i militari hanno arrestato 7 persone, tra cui 4 infermieri del nosocomio e due titolari di imprese funebri. Gli infermieri arrestati, per ogni decesso segnalato, avrebbero incassato tra i 200 e i 250 euro. Queste le ipotesi di reato: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, concussione, rivelazione e utilizzazione di segreti d'ufficio, falso in atto pubblico e peculato. E nell'indagine della Procura di Trani, che è estesa anche alla provincia, sembrano essere coinvolti anche alcuni medici dello stesso ospedale, i quali, secondo l'accusa, in cambio di somme di denaro (tra i 100 e i 200 euro) avrebbero rilasciato certificati con i quali permettevano la dimissione dall'ospedale di persone già decedute. Questo per favorire il trasporto della salma nell'abitazione del defunto, evitando che restasse nell'obitorio dell'ospedale. In questa operazione sarebbero coinvolti anche medici di base e della Asl che, a loro volta, avrebbero compilato i moduli relativi al decesso. Tutto studiato per accelerare la sepoltura e impedire ai parenti dei defunti di contattare imprese funebri concorrenti. Le “tangenti” pagate dagli imprenditori venivano recuperate emettendo fatture di importo inferiore rispetto a quelli reali. Gli inquirenti, inoltre, avrebbero filmato anche la sottrazione di prodotti farmaceutici e di medicinali dal deposito ospedaliero da parte degli infermieri coinvolti, che poi li avrebbero rivenduti sul mercato nero. Voci su queste “operazioni” erano diffuse da tempo a Molfetta, ma nessuno era riuscito a provare queste accuse. Un'altra brutta vicenda che vede coinvolta la sanità a Molfetta, dopo lo scandalo dei farmaci che portò all'arresto di medici e farmacisti molfettesi. Daremo in seguito altri particolari dell'operazione ancora in corso, con i nomi degli arrestati e delle persone coinvolte.
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