Tripudio di applausi ai concerti di Claudio Baglioni, l'evento dell'anno a Molfetta
Organizzati dalla Fondazione “Valente” a favore della Lega per la lotta ai tumori
MOLFETTA - Si sono conclusi in un tripudio di applausi e ovazioni i due attesissimi concerti di Claudio Baglioni che chiudono il cartellone dell'estate molfettese, ironicamente intitolato «È Mo'!».
Un successo per l'organizzazione, la Fondazione “Valente”, presieduta da Pietro Centrone e per la Lilt (Lega italiana lotta ai tumori), presieduta dal prof. Schittulli, alla quale è stato destinato, ai fini della ricerca sul cancro, l'incasso delle due serate all'insegna di “Musica e solidarietà”, che sono state sicuramente l'evento dell'anno.
In perfetto orario, alle 21,30, il cantautore ed architetto romano si è presentato davanti ai suoi fan, in un Anfiteatro di Ponente che ha registrato il tutto esaurito. I concerti, durati all'incirca due ore ciascuno, si sono aperti con il brano datato 1981 “Strada facendo”, per poi proseguire con tutte le più importanti canzoni di una carriera lunga più di trent'anni: “Solo”, “Poster”, “Nel sale nel sole nel Sud”, “Quante volte”, “Porta Portese”, “Stai su”, “Io sono qui”, concludendo con “Questo piccolo grande amore”, “Mille giorni di te e di me”, “Amore bello” e “Sabato pomeriggio”.
Claudio Baglioni si è esibito, al cospetto di una platea entusiasta e proveniente soprattutto da fuori Molfetta, proprio come si intitola il secondo brano interpretato: “Solo”. Saltando agilmente tra i due pianoforte e le chitarre presenti sul palco, il cantautore romano si è affrettato a chiarire che la mancanza della sua band è dovuta all'organizzazione di una importante manifestazione musicale che si terrà a fine settembre a Lampedusa. Probabilmente la presenza di altri strumenti musicali avrebbe reso più coinvolgente la serata, ma ai fan più sfegatati (soprattutto donne tra i 45 e i 60 anni accompagnate dalle loro figlie) è bastato sentire la calda voce del loro idolo, per cantare a squarciagola tutte le canzoni interpretate nel concerto e ricoprire di applausi e complimenti, a volte anche un po' troppo spinti, il cantautore romano.
L'organizzazione dell'evento è stata perfetta, anche se le misure di sicurezza, per alcuni aspetti, si sono dimostrate forse eccessive: le strade limitrofe all'Anfiteatro erano bloccate da transenne e forze dell'ordine, ma la calca prevista dagli organizzatori, soprattutto cittadini curiosi, non c'è stata.
A determinare questo disinteresse due fattori: la mancata trasmissione delle immagini del concerto in un maxi-schermo esterno all'Anfiteatro ed il prezzo eccessivo del biglietto. Per quanto concerne il primo aspetto, a quanto sembra, è stato lo stesso Claudio Baglioni a proibire qualsiasi ripresa all'interno dell'Anfiteatro; infatti ad alcune emittenti locali, invitate dalle stesse autorità comunali, sono state consentite delle riprese solo per qualche minuto, prima del concerto. Da questo punto di vista la partecipazione dei cittadini, anche all'esterno dell'Anfiteatro, vista nei precedenti concerti di Lucio Dalla e Renzo Arbore non c'è stata. Il secondo aspetto, prezzo del biglietto compreso tra i 50 e i 70 euro, rispettando il nobile gesto della beneficenza alla Fondazione “Valente” per la lotta contro i tumori, ha reso la manifestazione musicale un evento elitario accessibile a pochi. Alcuni giovani intervistati all'ingresso dell'Anfiteatro hanno ricordato come a Corato i concerti di Raf e Pino Daniele avessero un prezzo inferiore ai trenta euro.
Si conclude così la prima estate molfettese organizzata dalla Giunta Azzollini. Sicuramente sono stati fatti dei timidi passi avanti rispetto ai precedenti anni, ma il bicchiere è ancora mezzo vuoto. C'è bisogno di una maggiore capacità di promozione nei paesi limitrofi, che per molti eventi è stata addirittura assente. I concerti di personaggi musicali illustri devono essere organizzati a prezzi più contenuti e nel centro della città; solo in questo modo si creano le condizioni per far conoscere la nostra Molfetta ai forestieri, dando impulso alle attività commerciali e turistiche. Non serve a nulla organizzare grandi manifestazioni in un Anfiteatro in periferia, messo a nuovo solo per l'occasione, mentre nel centro cittadino ha regnato l'immondizia per tutta l'estate.
Autore: Roberto Spadavecchia