MOLFETTA - Al mar Baltico è associato, di solito, il ricordo del colore bianco, un bianco glaciale, freddo, invernale, adatto ai racconti nordici popolati da fantasmi ed eroi. Che possibilità di convergenza ci può essere con un mare, come il Mediterraneo, stracolmo di poesia e di colori, di fughe e scorribande?
È quello che il visitatore può indagare nelle opere di Vaida Blistrubienè e Raffaele Cappelluti in mostra fino a domenica alla Sala dei Templari, organizzata da Civiltà Contadina (orari di apertura 11:00 13:00 / 18:00 21:00).
I referenti locali dell’associazione nazionale per la salvaguardia della biodiversità, hanno offerto questa vetrina ospitando nella nostra città le opere degli artisti con richiami al mondo rurale.
Nei quadri dell’artista lituana Vaida Blistrubienè ci sono citazioni del repertorio classico delle fiabe nordiche fatine, streghe, strani e accattivanti animali domestici che si trasformano fantasticamente da quadrupedi a volatili e viceversa; piccoli ed ingegnosi gnomi dall'aspetto sconcio e truce, ma dallo sguardo acuto proprio delle anime incantevoli.
Nella pittorica degli autori si rintraccia il desiderio di raccogliere spunti dalla vita quotidiana, dalle favole antiche della civiltà marinara e contadina nordica. È una unione che interseca strade lontane che conducono verso altre fiabe, altri racconti, un'altra pittura, una pittura che, partendo da spazi sconfinati dove angeli, amanti, viandanti, animali dalla fisionomia imprevedibile (citando qua e là klimt o chagall) volano o sostano in spazi dove le terre bruciate di piccole travi occasionalmente raccolte dall'abbandono, creano gli sfondi congeniali al sogno e alla fiaba, si accosta alla luce e all'ombra, al riflesso e al contrasto di oggetti di un racconto magico dove il linguaggio disperde le parole per essere sostituito dall'abbraccio e dall'accoglienza, anche i colori si confondono in un unica pittura d'atmosfera.
Gli autori
Vaida Blistrubienè
Vaida è una nota artista Lituana il cui nome ha conosciuto fama in molte nazioni europee e in particolare in Scandinavia e Stati Uniti. La personalità di questa artista è caratterizzata da vivace energia e spontaneità sviluppata nell’immensa natura in cui vive quotidianamente; la frase preferita di Vaida è: “la cosa importante è fermarsi al momento giusto”.
Nei suoi quadri contempla la spiritualità: il sacro viene espresso anche attraverso oggetti profani dotati di unicità e magia (molte peculiarità ricordano colori e immagini delle fiabe nordiche).
I dipinti sono anche profondamente filosofici; non di rado lei sviluppa i temi della cristianità e della mitologia; frequenti sono i riferimenti ai valori della ruralità, difatti, spesso la sua arte si manifesta attraverso la decorazione di oggetti e attrezzi utilizzati nella civiltà contadina. Le sue principali mostre sono avvenute in Germania, Polonia, Russia e Lituania, i suoi dipinti si trovano, inoltre, in collezioni private sparse tra Europa, Asia e Stati Uniti.
Raffaele Cappelluti
Raffaele insegue il mondo del quotidiano, il mondo di una ‘grande memoria’ che vive attraverso i segnali del quotidiano … i soli ad amplificarsi sotto i nostri occhi dando un senso alle scansioni e ai trapassi del tempo; tanto per il presente” (18.12.2013 Gaetano Mongelli).
La pittura di Raffaele Cappelluti sorprende per il vigore poetico, benchè l’accostamento del tutto casuale e talvolta arbitrario,degli oggetti, in un’atmosfera sospesa e rarefatta, crea un mondo irreale e vagamente allucinato… le sue immagini non solo sono piene di fascino, come commenti immaginari sul tema della memoria, ma anche come invenzioni pittoriche astratte il cui potere inizialmente può essere nascosto dalla familiarità del soggetto scelto” (1993, Giuliana Tatulli).
La formazione artistica avviene a Molfetta, città nella quale partecipa alle prime importanti mostre personali e collettive. Nel 2006 ha fatto parte del ‘Cantiere Permanente 2^ Rassegna 36 Artisti da Giaquinto ad Oggi’ presso la Sala dei Templari di Molfetta.
Tra il 2007 e 2012 espone in Inghilterra, Austria e Belgio, riscuotendo apprezzamento e pareri favorevoli dalla critica. Attualmente è in esposizione permanente presso la galleria Toplenv di Salisburgo e la Galleria La Grange di Remainmotier.