Successo del concerto a Molfetta di Alessandro Mannarino per la Fondazione Valente
MOLFETTA – «Il samba è una tristezza che balla», questo è il messaggio che Alessandro Mannarino ha voluto trasmettere a Molfetta, dove è partito il tour 2017 “Apriti cielo” del cantautore romano, unica tappa in Puglia del suo giro per l’Italia per presentare il disco che è già un successo di vendite. La frase di Vinicius De Moraes lo accompagna sempre nella sua musica. I ritmi delle sue canzoni riportano a Bahia, all’Africa e a New Orleans, attingendo al rock, al folk, al bues, senza escludere il romanesco.
Ad ospitare il concerto è stata la Fondazione Valente sulla Banchina S. Domenico, ormai luogo dedicato ai grandi concerti. Mannarino che era già stato a Molfetta 4 anni fa a Corso Dante ha proposto le sue note canzoni, alcune con nuovi arrangiamenti: Gli animali, Statte zitta, Me so mbriacato, Vivere la vita e ha travolto il suo pubblico di giovanissimi, arrivato da tutte le parti della Puglia.
All’inizio erano in pochi, poi man mano i fan sono andato crescendo fino a riempire tutta la banchina, una progressione incredibile che ha fatto pensare ad una apertura successiva dei cancelli, una volta finito lo sbigliettamento.
Il 38enne cantautore si è detto felicissimo di essere a Molfetta e ha ricordato il legame con la terra di Puglia, anche per una relazione avuta con una ragazza di Andria. “Ogni disco rappresenta una ricerca, il raggiungimento di una nuova consapevolezza ed è per questo che ogni mio lavoro è così diverso da quello precedente – è il pensiero di Mannarino -. In ogni album vado alla ricerca di nuove storie, nuovi territori e nuovi personaggi da raccontare”.
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