Spreco di denaro pubblico. Gianni Porta (Rifondazione): chi paga per i fiori appassiti a Molfetta. Cosa fa la Multiservizi?
MOLFETTA – Per la serie “Spreco di denaro pubblico” (quindi dei cittadini) alla quale alcuni amministratori della giunta di destracentro di Tommaso Minervini ci ha abituato, è la volta dei fiori piantati a Molfetta e subito appassiti.
Dopo una nota di Paola Natalicchio di Sinistra Italiana che notava come scegliere queste piante sia stato un errore, ora è la volta di Gianni Porta di Rifondazione in un commento sulla sua pagina Facebook: “impressioni di settembre” dal titolo “Il fiore più bello”:
«Il 20 aprile tanti bei fiori piantati per la visita del Papa, poco dopo appassiti.
Il 20 giugno altri nuovi bei fiori, dopo un mese già appassiti.
Ieri, 4 settembre, nuove piante messe a dimora dalla Multiservizi.
Gentile Presidente della Multiservizi, chi risponde di queste spese andate a male?
Chi ci rimette per questi interventi che quando va bene durano un paio di mesi?
Ma soprattutto chi ci ha guadagnato in questi mesi?
Va bene l'intervento pubblico in economia, ma non ci pare che sia questa la strada giusta per dare uno stimolo alla situazione stagnante dell'economia cittadina...».
Il sindaco Minervini, sempre attento ai bilanci, ha notato questi sprechi che, come risultato, danno anche un’immagine negativa della città mostrata con fiori secchi?
Ecco, ci piacerebbe che rispondesse all’interrogativo: chi ci ha guadagnato? Occorre sempre dare conto ai cittadini, mettere loro le mani in tasca e poi non darne conto. Altrimenti tutto quello che è stato raccontato ai molfettesi in campagna elettorale, risulta una grande presa in giro, solo propaganda con danni economici per tutti.
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