SOS randagismo, il Comune di Molfetta chiede aiuto alla Regione
Troppi cani randagi, la gente ha paura, ma gli enti locali non riescono a far fronte al fenomeno
Il fenomeno del randagismo a Molfetta sta raggiungendo livelli intollerabili. Molti lettori ci segnalano il problema, anche per motivi di sicurezza. Ci scrive infatti un lettore «in via Leoncavallo (dove è stata scattata la foto) ci sono tanti cani per strada, sembrano mansueti ma il più delle volte si rivelano aggressivi verso le automobili e pedoni».
Il Comune di Molfetta non riesce a far fronte a questa emergenza e insieme con altri comuni della ex Asl Ba/2 ha chiesto aiuto alla Regione Puglia.
«Il fenomeno del randagismo per le sue caratteristiche, dimensioni e problematiche di fatto, ha raggiunto negli ultimi periodi una vera e propria esplosione numerica tale da creare preoccupazione alle comunità ed essere considerato come problema sociale», sostengono i sindaci Comuni di Molfetta, Corato, Ruvo di Puglia, Bitonto, Palo del Colle, Giovinazzo e Terlizzi, in un documento stilato al termine di una conferenza di servizi sul tema del randagismo dei cani nelle città.
Nel documento - trasmesso all'assessore regionale alle Politiche della Salute, Alberto Tedesco e al Prefetto di Bari, Carlo Schilardi -, i Comuni rientranti nell'ambito territoriale della ex Asl Ba/2 pongono l'accento sulla loro impossibilità a ricondurre il fenomeno del randagismo nelle città entro limiti tollerabili. Inoltre, si fa richiesta alla Regione di mettere immediatamente a disposizione, direttamente o per il tramite della competente Asl, unità di personale, strutture e risorse economiche al fine di poter effettuare la sterilizzazione chirurgica e farmacologia dei cani randagi.
«Il fenomeno dei cani randagi sta assumendo dimensioni insostenibili per i bilanci dei singoli comuni» conferma l'assessore all'Ambiente del Comune di Molfetta, Mauro Magarelli. «Nonostante la presenza di tre canili (a cui presto se ne aggiungerà un altro) che complessivamente già ospitano 430 cani e nonostante una spesa annua di circa 320 mila euro a carico delle casse comunali, anche a Molfetta la presenza dei cani nelle strade è una realtà quotidiana che necessita di una soluzione urgente e strutturale».
«In certi casi l'aggressività dei cani randagi – continua Magarelli – potrebbe causare altri problemi correlati quali il risarcimento danni a favore di coloro che dovessero essere aggrediti e i maggiori costi da sostenere per catturare i cani randagi». Per questo i Comuni chiedono che la Regione si faccia carico, peraltro così come previsto da alcune leggi, delle spese relative anche alla gestione delle strutture di ricovero dei cani. Fra le richieste presentate non mancano alcune proposte precise: oltre a “un intervento straordinario” di sterilizzazione chirurgica dei cani randagi, si prescrivono, infatti, l'avvio di un programma di adozione e affido, una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini, continui controlli sanitari dei cani vaganti, la realizzazione di parchi-canili, un costante monitoraggio del fenomeno randagismo attraverso l'anagrafe canina.