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Silvio Salvemini (segretario Sel Molfetta): grande risultato alle regionali. Ora uniti per una nuova forza politica all'insegna del cambiamento Parla il leader cittadino di Sel: “abbiamo appoggiato convintamente Guglielmo Minervini perché ha incarnato i 10 anni di cambiamento del governo Vendola. Ora al lavoro per un nuovo soggetto politico di Sinistra. Già da questa estate iniziative in questo senso”
29 giugno 2015

MOLFETTA - L'analisi delle regionali, la candidatura di Guglielmo Minervini, lo scioglimento di Sel e la nascita di una nuova forza politica a Sinistra. Sono ore intense per il partito di Nichi Vendola e anche in città la partita per il futuro del centrosinistra cittadino è appena iniziata e ancora tutta da giocare come sottolinea Silvio Salvemini segretario cittadino di Sel.

Segretario la campagna elettorale è alle spalle. Non è stata delle migliori...
«In città si è respirato un pessimo clima durante i pochi mesi di campagna elettorale, in cui si è riscontrata una certa sintonia da parte delle altre forze politiche impegnate in queste elezioni a caratterizzarle in un improprio referendum sul gradimento dell’operato dell’Amministrazione Natalicchio. Abbiamo dovuto impegnarci molto, attraverso manifestazioni e iniziative pubbliche per ricondurre sui corretti temi regionali il dibattito in città».

«Sel a Molfetta sembra non aver avuto dubbi nell'appoggiare Guglielmo Minervini... 
L’esperienza da Assessore di Guglielmo Minervini in questi dieci anni al fianco del Presidente Vendola, ci ha consentito di illustrare l’innovazione e i cambiamenti in atto in Puglia, che dopo questi dieci anni può vantare di essere punta di eccellenza nell’ambito della produzione energetica da fonti rinnovabili, nel campo dell’innovazione, della ricerca, dell’esportazione, della cultura, del turismo, dell’agricoltura, delle politiche giovanili. I candidati della lista “NOI a Sinistra per la Puglia” si erano assunti il dichiarato compito di rilanciare un patrimonio politico e amministrativo così prezioso, sollecitando il neo Presidente Michele Emiliano a proseguire su un percorso già tracciato. Pur non essendoci stato tempo sufficiente per spiegare ancor più diffusamente le ragioni del nostro progetto, la cui accelerazione è stata possibile attuarla solo nelle ultime due settimane di campagna elettorale, a Molfetta abbiamo riscontrato una risposta eccezionale dell’elettorato che ha scelto un simbolo inedito».

Un risultato davvero così positivo? 

«NOI a Sinistra per la Puglia al suo debutto raccoglie quasi il 18% dei consensi, 3.392 voti, attestandosi come prima forza politica in città, distanziata di soli 3 punti percentuali dal cartello elettorale della lista “I Popolari”, quest’ultima composta dalla sommatoria di tre partiti. Un risultato percentuale che va ben al di sopra della media regionale del 7% che la nostra lista ha brillantemente conseguito, così come risulta essere circa di tre volte superiore la media del dato in provincia di Bari. La candidatura di Guglielmo Minervini con 7.978 preferenze totali è la più suffragata di tutta la lista, mentre nella stessa circoscrizione di Bari viene doppiato in termini di preferenze il candidato di Altamura, primo dei non eletti. Sono dati che testimoniano l’impegno di questi dieci anni, riconosciuto in maniera omogenea in molte città della circoscrizione provinciale, con risultati di rilievo a Bari città,  Bitonto, Giovinazzo, Monopoli e Putignano».

Molti, soprattutto da sinistra vi hanno accusato di aver cercato di sabotare la candidatura di Emiliano... 
«Le polemiche sulla possibile dispersione del voto disgiunto sono state innescate ad arte durante la campagna elettorale e sfatate dai risultati: a Molfetta il neo Presidente Michele Emiliano con il 54% ottiene 8 punti in più rispetto al dato regionale. Guglielmo Minervini ottiene nella sua città oltre il 91% delle preferenze della lista “NOI a Sinistra per la Puglia”, indice di una candidatura pienamente condivisa dagli attivisti che l’hanno sostenuta».

 

Un dato positivo, inferiore comunque a quello di Saverio Tammacco...

«In termini assoluti il derby casalingo tra i due candidati molfettesi più suffragati, come strumentalmente si è tentato di rappresentarlo, si è concluso con un sostanziale pareggio a un centinaio di voti di distanza. Al netto di chi interpreta la contesa politica come fosse una partita di calcio, l’elemento sostanziale è che Guglielmo Minervini è l’unico rappresentante molfettese all’interno del Consiglio regionale, forte della sua maturata competenza ed esperienza all’interno della struttura regionale non vi è dubbio che sarà un autorevole portavoce delle istanze del nostro territorio».

Il dato dell'astensionismo resta preoccupante... 
«Si è passati dal 63% di votanti del 2010 al 51% di queste ultime regionali: un calo del 12% che non è riconducibile semplicisticamente al clima vacanziero del ponte del 2 giugno o dell’unica giornata disponibile per la consultazione. In provincia di Bari si è recato alle urne esattamente la metà degli aventi diritto, così come a Molfetta si conferma il dato strutturale di 10 punti percentuali sotto la media provinciale come nel 2010, ma resta significativo un preoccupante 39% di votanti quest’anno. A nostro avviso si tratta un campanello d’allarme inequivocabile che testimonia la crescente disaffezione dei nostri cittadini verso le istituzioni e la “cosa pubblica” ».

E adesso, quali sono i futuri orizzonti del gruppo “NOI a Sinistra per la Puglia”? 
«Quella della lista è stata un'esperienza positiva sia in termini elettorali, sia come qualità della proposta politica e non può che aprire una nuova prospettiva nello scenario politico locale, che si innesta con il fermento che si sta generando in tutta l’Italia. Molfetta si conferma capofila di questa nuova esperienza, in cui si potranno sperimentare forme nuove e innovative per riaccendere la voglia di partecipazione alla vita politica».

Si va verso la formazione di una nuova forza politica?
«Già a partire da questa estate organizzeremo iniziative che daranno un seguito alla possibilità di costruire un soggetto politico che elabori soluzioni efficaci per il futuro, che abbia come matrice il cambiamento e la trasformazione dell’esistente. Prendendo spunto da un articolo apparso giorni fa di Ciccio Ferrara, Deputato SEL e Coordinatore per la Puglia, siamo convinti che sia il tempo di rompere gli indugi, di rimettere in gioco percorsi e appartenenze per creare un campo più vasto del confronto sul cambiamento della società in assoluta antitesi a populismi, trasformismi, consociativismi e posizionamenti di potere. Vogliamo percorrere nuove strade all’insegna della democrazia diffusa e dell’innovazione politica, con un consistente bagaglio culturale e politico messo a valore in questa nuova esperienza. Siamo affascinati da questa sfida che avrà i suoi passaggi chiave a livello nazionale già nei primi di luglio. Ci sentiamo protagonisti di questa fase, convinti che l’esperienza del 2013 a Molfetta con l’elezione a Sindaco di Paola Natalicchio, così come le elezioni in Puglia di quest’anno con Guglielmo Minervini nel Consiglio regionale, abbiano un prezioso comune denominatore che intendiamo mettere a disposizione della nuova sfida che ci attende».

© Riproduzione riservata

Autore: Onofrio Bellifemine
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