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Sciopero dei 20 lavoratori del Gruppo Ciccolella, l'assessore prov. Zaza: rinunciare ai conflitti, riprendere il confronto
01 settembre 2007

MOLFETTA - Sulla vicenda dello sciopero di una ventina di lavoratori del Gruppo Ciccolella interviene l'assessore provinciale Antonello Zaza (foto), con un comunicato stampa, che riportiamo: ”Risulta arduo capire le motivazioni della Holding Ciccolella di querelare il Sindaco di Terlizzi, la Flai-Cgil, il Prc e Pdci di Molfetta e il quotidiano on line Terlizzilive in relazione alla vertenza sindacale che si protrae ormai da mesi tra i lavoratori della Holding Ciccolella, che rivendicano migliori garanzie contrattuali e condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro, e la proprietà dell'azienda. L'azione minacciata dal Gruppo Ciccolella introduce un elemento di solito mai utilizzato nelle relazioni sindacali, ma soprattutto politiche e culturali della vita della nostra comunità e delle sue tradizioni di libero dibattito e aspro confronto. Il Gruppo Ciccolella rappresenta sicuramente una risorsa importante per il nostro territorio, ma non per questo si può pensare di risolvere i conflitti minacciando querele e ritorsioni contro Istituzioni e organi di stampa. È necessario, in questo momento, recuperare un sano dibattito tra le forze sindacali e l'azienda teso a superare incomprensioni e tensioni per arrivare a una soluzione della controversia. Ciò è possibile solo attraverso un atteggiamento responsabile da parte di tutti i soggetti in campo a partire dalla necessità del reciproco rispetto dei ruoli, funzioni e prerogative di ciascuno. Non si può chiedere a un Sindaco di una comunità il luogo e le forme che hanno determinato un documento di solidarietà nei confronti di un gruppo di lavoratori, e non si può dubitare delle finalità delle azioni messe in campo da una importante organizzazione sociale del nostro paese come la Cgil. Così come penso che mai, dico mai, una vertenza, pur aspra e conflittuale debba mai degenerare in atti e o propositi intimidatori contro chicchessia, come riportato nel comunicato stampa del Gruppo Ciccolella in cui si denunciano minacce contro i famigliari della proprietà ai quali, per questo, esprimo la mia solidarietà. La stessa solidarietà che sento di rinnovare ai lavoratori e alle lavoratrici del Gruppo Ciccolella che il 29 agosto hanno scioperato per rivendicare diritti e tutele a fronte della situazione denunciata a viso aperto dagli stessi. Non riesco, pur sforzandomi di farlo, a capire perché mai dei lavoratori e la Flai-Cgil avessero dovuto organizzare uno sciopero in assenza di controversie e conflitti sui luoghi di lavoro. Così come le accuse rivolte alla Flai-Cgil di Terra di Bari di “frustrazione derivante dal deficit di rappresentatività tra i lavoratori della Ciccolella Holding” cedono il passo di fronte alla analoga situazione denunciata a quanto pare dalla Flai-Cgil di Capitanata negli impianti di Candela del Gruppo Ciccolella. Le stesse accuse di strumentalizzazione nei confronti della Cgil si dissolvono poi nel nulla se è vero, come è vero, che solo qualche settimana addietro la stessa Cgil, insieme ad altre forze sindacali, ha duramente attaccato il governo regionale della Calabria per i ritardi nell'iter procedurale che pregiudicava la realizzazione di un impianto produttivo promosso da una delle aziende della Holding Ciccolella, e quindi a difesa della stessa, nella piana di Catanzaro. In questo momento è necessario riprendere le relazioni industriali e pensare che anche in questa terra del Mezzoggiorno d'Italia è possibile produrre benessere e sviluppo riuscendo, al tempo stesso, a rispettare i risultati attesi e il raggiungimento degli obiettivi aziendali e tutelare e garantire i lavoratori e le lavoratrici, insieme alle loro famiglie. Ognuno deve fare la sua parte, in primis la proprietà dell'azienda, che in questi decenni ha ricevuto tanto dalle Istituzioni e dalle nostre comunità in termini di finanziamenti e contributi, al fine di recuperare quella funzione sociale che ogni impresa deve avere, così come la nostra Costituzione recita, a maggior ragione in un territorio avaro di opportunità lavorative, ma non per questo terreno di conquista. In questo percorso comune un ruolo forte e di mediazione può essere esercitato dalle Istituzioni ad ogni livello, innanzitutto la Prefettura di Bari. Per questo invito la dirigenza della Holding Ciccolella a rinunciare ad ogni ipotesi di risoluzione giudiziaria dei conflitti e a riprendere il confronto nel merito delle questioni”. Antonello Zaza Assessore alla Solidarietà Sociale della Provincia di Bari
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