Scandalo edilizio a Molfetta, anche sull'urbanistica Azzollini si lava le mani
“Non commento fatti che attengono alla precedente amministrazione”
MOLFETTA - Dopo le dichiarazioni del sindaco Antonio Azzollini che, in merito all'arresto di Pino Amato, si limitava a ricordare come i fatti contestati al consigliere comunale di maggioranza si riferissero alla precedente amministrazione, dimentico che in quella stessa amministrazione di centrodestra Amato era assessore in quota a Forza Italia, nuova “pilatesca” dichiarazione del primo cittadino sull'ultimo scandalo giudiziario che ha coinvolto il Comune di Molfetta portando, nella giornata di ieri, al sequestro di 16 palazzine nella zona 167 della città per ipotesi di reato che vanno dalla lottizzazione abusiva fino al falso in atto pubblico.
“Per correttezza – recita una nota diffusa in serata dall'Ufficio Stampa del Comune – non intendo commentare vicende giudiziarie che attengono a fatti risalenti a un periodo precedente al mio mandato di sindaco. Posso solo assicurare che sin dal primo giorno del mio insediamento ho inteso fissare regole amministrative e indirizzi politici urbanistici improntati al massimo rigore, alla massima correttezza e alla massima trasparenza. Così è adesso, mentre su ciò che era prima non tocca a me dare giudizi”.
Il sindaco, quindi, anche stavolta si lava bellamente le mani per una vicenda che riguarda la precedente gestione amministrativa (di cui, lo ribadiamo, Forza Italia era parte determinante) e nel rimarcare come oggi siano state fissate regole amministrative improntate “al massimo rigore, alla massima correttezza ed alla massima trasparenza” nelle procedure urbanistiche, lascia intendere che evidentemente nel recente passato (e cioè durante l'amministrazione di centrodestra) le cose andavano diversamente tanto da non voler esprimere alcun giudizio a riguardo. Nemmeno una banale difesa di ufficio. Chissà cosa ne penserà, a questo proposito, l'assessore all'Urbanistica Pietro Uva che continua a ricoprire questo mandato anche nella nuova era-Azzollini dopo i cinque anni trascorsi al fianco di Tommaso Minervini. Nelle parole del sindaco leggiamo tra le righe un chiaro atto di sfiducia nei confronti di chi detiene ininterrottamente da sei anni la delega all'Urbanistica e che forse (il condizionale è d'obbligo) avrebbe potuto vigilare con maggiore attenzione su un settore così delicato.
Il sindaco, poi, rivolge parole di conforto a quei cittadini che, per responsabilità che dovranno ancora essere accertate, si trovano in queste ore a vivere momenti di angoscia e preoccupazione: «Il mio pensiero in questo momento è tutto rivolto alle famiglie che abitano in quelle case, a quelle che quelle case le hanno acquistate e a chi era in procinto di andarvi ad abitare. L'amministrazione comunale – assicura il sindaco – si preoccuperà giorno per giorno di seguire da vicino le sorti di queste centinaia di persone facendo tutto quanto è nelle proprie competenze per assicurare loro la massima tranquillità, affinché possano restare nelle loro case con la più totale serenità.»
Infine il sen. Azzollini, interpretando il vero e proprio moto di indignazione diffusa che sta montando tra i cittadini a seguito dei due scandali giudiziari che nel giro di pochi giorni hanno lanciato un'ombra inquietante sulla vita amministrativa locale, si rivolge direttamente ai molfettesi:
«Voglio trasmettere un messaggio di ottimismo a tutti i molfettesi affinché non perdano la fiducia nei confronti della pubblica amministrazione e nei tanti cittadini che ogni giorno lavorano duramente e in maniera positiva per far crescere sana questa città. Tutti insieme dobbiamo tenere alta l'immagine di Molfetta. Mi attendo che a questa mia stessa preoccupazione si associno tutte le forze politiche della città, tralasciando ogni tentazione verso sterili strumentalizzazioni.»
«Lo sviluppo urbanistico di Molfetta andrà avanti in maniera seria perché questa amministrazione comunale intende dare risposte serie alla domanda di nuovi alloggi».