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Salvato l'istituto Apicella, contrasti col Comune sul Pulo INERVISTA 1 - Bilancio dei primi 100 giorni del consigliere provinciale Cives della “Margherita”
15 dicembre 2004

Primi 100 giorni da consigliere provinciale per Mimmo Cives (Margherita), che ha scelto di incontrarsi con “Quindici” per un'analisi generale della situazione a Molfetta, in Provincia e Regione (nel prossimo numero ospiteremo l'intervista all'altro consigliere provinciale Antonello Zaza di Rifondazione). Un'intervista a tutto campo, che spazia dalle prime attuazioni del programma della giunta Divella alle prossime elezioni regionali, per finire con la nostra città, alla ricerca di un candidato sindaco per il centro-sinistra. Consigliere Cives, uno dei punti del suo programma elettorale riguardava l'Apicella. “Sì, e per molti versi quel punto programmatico è già realtà. L'istituto “Apicella” era destinato alla chiusura, non essendo più accettati nuovi iscritti. Ho trovato nell'assessore Occhiofino un interlocutore validissimo, ed anche colleghi molto sensibili alla questione. Ho trovato grande collaborazione nella Commissione che presiedo (ndr Turismo, Sport, Personale, Polizia provinciale, Edilizia scolastica e Strade), e abbiamo deciso di affrontare nello stesso modo la questione degli istituti “Vittorio Emanuele” di Giovinazzo e “Maria Elena” di Bitonto.” Come state procedendo? “Stiamo recuperando ragazzi sordomuti, il personale dell'”Apicella” sta svolgendo per loro un servizio di doposcuola e lezioni di informatica, dimostrando che c'è utenza, e che la stessa va rispettata. Il presidente Divella è molto vicino alla questione, tanto che ha citato Molfetta e l'”Apicella” nel suo discorso programmatico, unica città e unica struttura ad essere nominati. Ci stiamo muovendo per il recupero della struttura da destinare agli audiolesi; creeremo una collaborazione con l'Università di Bari, in particolare con il prof. Quaranta e la Fonoiatria, per aiutare bambini balbuzienti ma anche chi ha subito interventi alle corde vocali o alla laringe a recuperare la parola. La struttura diverrà sede di associazioni di volontariato, come l'ENS, ente nazionale sordomuti, e il “Filo d'oro”. Una parte dell'Apicella sarà destinato all'istituto Alberghiero, che si è anche impegnato con l'ENS per favorire l'inserimento nella stessa scuola di ragazzi meno fortunati, così da insegnar loro un mestiere ed inserirli nel mondo del lavoro. Non è un sogno, ma un progetto che sta camminando. L'”Apicella” diverrà un punto di riferimento per tutto il Sud.” Sulla vicenda-Pulo, c'è qualche novità? “Dopo l'uscita estemporanea del sindaco, che non ricordava di aver firmato una Convenzione con la Provincia, ho incontrato, insieme all'assessore al Patrimonio, Acquaviva, tutte le associazioni che insistono sul territorio, dal WWF a Legambiente, da Agenda 21 a Archeoclub, con la finalità di una gestione collettiva del Pulo. I motivi sono due: utilizzare tutte le professionalità presenti nelle singole associazione ed evitare giochi e strumentalizzazioni politiche. Il tempo delle amicizie deve finire. Vengo in questi giorni a sapere da qualche quotidiano che il Pulo sarebbe stato riaperto e dato in gestione a WWF e Proloco. Né l'assessore né il dirigente responsabile sanno nulla di questa storia, ma minacciano di bloccare immediatamente i finanziamenti. Incontreremo al più presto il sindaco e le associazioni per definire la questione.” E per ciò che concerne l'annosa questione dell'edilizia scolastica? “Sono stati avviati i lavori per sostituire la copertura in amianto dell'istituto Alberghiero, a breve sarà definita la questione dei locali dell'ex biblioteca. Il sindaco li ha divisi tra il Liceo Classico e la scuola media “Pascoli”. L'assessore provinciale all'Edilizia scolastica, Lepore, sta compiendo alcune verifiche, ma pare che quei locali siano della Provincia di Bari. Saranno destinati interamente al Liceo Classico, che risolverebbe il vetusto problema del numero di aule. Bisogna superare le diatribe istituzionali per il bene comune.” Divella rimarrà presidente? “Divella il 28 ottobre ha dichiarato solennemente all'interno del Consiglio Provinciale che non ha alcuna intenzione di lasciare per la candidatura alla Regione. Credo nella sacralità delle istituzioni, non posso pensare che all'interno di un luogo sacro si dicano menzogne. Se così fosse, proverei una grande amarezza.” Anche perché sarebbe difficile andarlo a spiegare alla gente che vi ha eletti… “Certo, poi Divella è una persona eccezionale, abilissimo nel risolvere i problemi, l'unico ad essere in grado di portare a termine il programma. Abbiamo creato una grande squadra, la migliore coalizione di centro-sinistra degli ultimi 20 anni. Grandi qualità, competenze, professionalità, ed un'opposizione fatta di gente garbatissima, contraria alla politica del muro contro muro. Giusto sottolinearlo. Se Divella dovesse andar via, ma non lo penso, rischieremmo un crollo verticale e trasversale, nel senso che potremmo perdere Regione, Provincia di Bari e Foggia(costretta al voto insieme a Bari) e strangoleremmo Emiliano, “prigioniero” del centro-destra. Le promesse, inoltre, vanno mantenute e i programmi attuati. I candidati dobbiamo sceglierli noi, qui, non a Roma. I sondaggi sono fittizi.” Chi è il candidato ideale alla Regione? “Un candidato che unisca tutta la coalizione, non smetterò mai di dirlo. Uniti si vince. E credo che, in questo momento, Divella non unisca. Potremmo correre il rischio che Rifondazione vada da sola con Vendola, e la sconfitta sarebbe sicura. La gente non ne può più delle angherie e delle arroganze di Fitto, dei piani sanitari contro i bisogni della gente, dell'amianto. Quest'onda va cavalcata. Ci vuole un serio programma e un candidato onesto. Fitto è intelligente ed astuto, va battuto sul suo terreno.” Che ne pensa dell'anomalia-Molfetta? “Divella è stato eletto a furor di popolo ma non da Molfetta, che ha scelto altre strade. Queste strade, finora, l'hanno portata solo in vicoli ciechi. Bisogna riguadagnarsi la fiducia dei cittadini. Molfetta è spaccata in due, con i quartieri di Levante che hanno espresso un voto politico, ragionato, mentre quelli di Ponente hanno dato preferenze frutto di conoscenze personali, con varie voci di regalie e promesse di posti di lavoro, puntualmente non mantenute. La verità è che siamo su una barca che affonda. È sotto gli occhi di tutti una città in degrado, poco vivibile ed elegante, che ha perso tutti i suoi tratti distintivi. Non basta tirar su 10 palazzi per risolvere i problemi. Il dramma sono i giovani che vanno via, la poca cultura, l'economia non si basa solo sull'edilizia. I progetti ci sono, ma “bisogna” dar precedenza all'edilizia. Spero davvero che la società civile rientri in campo, che la gente onesta e perbene torni a fare politica. Se fatta bene, la politica è la più alta forma di servizio verso la comunità.” Chi sarà il candidato sindaco del centro-sinistra? “Io antepongo il programma al nome. Facciamo il programma, poi scegliamo la persona più adatta ad attuarlo. Deve essere una figura di alto valore morale, la gente vuole pulizia e novità, come dimostra il fenomeno Emiliano a Bari. Bisogna ridare dignità all'uomo e all'ambiente, rilanciando i valori della persona, della famiglia, dei rapporti sociali, dell'ecologia. Ma, soprattutto, che unisca, la gente e la coalizione. È impensabile vincere senza essere uniti, senza coinvolgere tutta la coalizione.” Tradotto dal politichese, una bocciatura per Lillino? Michele Bruno michele.bruno@quindici-molfetta.it
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