Risultati elezioni regionali a Molfetta, ora tocca alle comunali, piogge abbondanti mandano in tilt la città, nel numero di dicembre della rivista mensile “Quindici"
MOLFETTA – E’ in edicola a Molfetta da sabato l’ultimo numero della rivista mensile “Quindici”. Il numero di dicembre 2025 di Quindici si presenta come uno dei più densi e politicamente significativi degli ultimi anni. L’intero fascicolo ruota attorno a tre assi principali: crisi amministrativa locale, ridefinizione degli equilibri politici regionali e riflessione culturale ed economica di lungo periodo. Ne emerge il ritratto di una città attraversata da profonde fratture civiche, ma ancora capace di produrre analisi lucide e pluraliste.
Editoriale
“Alla ricerca del sindaco perduto”
Felice de Sanctis
L’atteso editoriale del direttore è un testo di forte impatto politico e morale. Attraverso un parallelismo letterario con Proust, De Sanctis costruisce una lunga requisitoria sul declino della classe dirigente molfettese negli ultimi vent’anni. Il tema centrale è la perdita di autorevolezza morale delle istituzioni, accompagnata da trasformismo politico, clientelismo e astensionismo di massa.
L’editoriale non si limita alla denuncia, ma chiama direttamente in causa i cittadini, accusati di una “ignavia” che ha favorito il degrado amministrativo. Il riferimento a don Tonino Bello e alla “questione morale” di Enrico Berlinguer eleva il testo da commento politico a riflessione etica sul senso della democrazia locale.
Primo Piano – Politica
“Elezioni regionali, cambio di scenario”
L’articolo analizza in modo dettagliato i risultati delle elezioni regionali 2025, evidenziando lo spostamento dei rapporti di forza tra i partiti. Centrale è il dato dell’elezione di tre consiglieri regionali molfettesi, evento raro nella storia recente della città. Il pezzo è equilibrato e informativo, con un uso efficace dei dati percentuali.
“Sinistra italiana: grazie a Silvia Rana e Gano Cataldo, raggiunto il 9,4%”
(Circolo AVS – Sinistra Italiana “Nilde Iotti”, Molfetta)
Un contributo politico-programmatico che unisce rendicontazione elettorale e dichiarazione d’intenti. Il testo rivendica il risultato come frutto di una politica radicata e partecipata e apre alla costruzione di un’alternativa progressista per le amministrative 2026. Linguaggio militante ma non propagandistico.
“Molfetta elegge 3 consiglieri regionali”
Scheda riepilogativa chiara e puntuale sui consiglieri eletti: Felice Spaccavento, Saverio Tammacco, Carmela Minuto. Il valore dell’articolo è soprattutto documentario.
“Cresce il numero dei commissari a Molfetta: siamo a 4”
Uno dei pezzi più rilevanti del numero. L’articolo descrive la situazione straordinaria del Comune di Molfetta, commissariato con una struttura ampliata senza precedenti.
Ma preoccupa la crescita del numero dei commissari: Il dr. Gradone ha infatti nominato 3 sub commissari, di cui uno esperto economico finanziario, quasi a conferma del disordine dei conti pubblici al limite del dissesto, come “Quindici” aveva già ipotizzato.
Di grande interesse l’intervento dell’ex sindaca Paola Natalicchio, che invita a non rimuovere le responsabilità politiche del passato e chiede un serio lavoro di verità prima di ogni ricostruzione futura.
“Felice Spaccavento eletto alla Regione, ora dovrà pensare al Comune”
Beatrice Trogu
Intervista ampia e approfondita al neo consigliere regionale. Il testo affronta temi cruciali come sanità territoriale, liste d’attesa, medicina domiciliare e rapporto tra ruolo professionale e incarico politico. L’intervista riesce a coniugare profilo umano e visione politica, restituendo un ritratto credibile e complesso.
Economia
“Innovazione, produttività e crescita economica in Puglia”
Sergio Magarelli
Un saggio di ampio respiro, di taglio quasi accademico, che colloca la Puglia e l’Italia all’interno delle dinamiche economiche globali. Magarelli affronta temi come produttività, disuguaglianze, guerra economica, filiere produttive e conoscenza come fattore strategico. È uno dei contributi più strutturati e ambiziosi del numero, capace di andare oltre la cronaca locale.
Cultura
“Saggi di cultura, arte e spiritualità”
Pietro Amato
Rubrica che propone una riflessione sul Giubileo 2025 e sul ruolo della spiritualità come dimensione culturale. Il tono è meditativo e dialoga bene con la tradizione civile della rivista.
“Ricordo del poeta Mimmo Amato”
Gianni Antonio Palumbo
Un omaggio sobrio e sentito a una figura significativa della cultura locale, che restituisce il valore della memoria poetica come patrimonio collettivo.
Una singolare protesta del Clero di Terlizzi contro il Vescovo Pasquale Gioia
Saggio storico di Ignazio de Marco, che attinge ai documenti dell’Archivio di Stato per ricostruire una vicenda del 1934.
Verso l’inverno, il contrasto delle emozioni
Zaccaria Gallo
Un testo denso e suggestivo che intreccia letteratura, arte, musica e mito per rileggere l’inverno non solo come stagione di dolore e privazione, ma anche come tempo di attesa, memoria e speranza. Attraverso riferimenti colti (Shakespeare, Schubert, Arcimboldo, Montale, Vivaldi) l’autore costruisce un percorso emotivo e simbolico che restituisce all’inverno una profonda sacralità umana e universale. Lo stile è lirico e meditativo, capace di trasformare il contrasto delle emozioni in una riflessione consolatoria sulla resilienza e sulla luce che resiste anche nel buio.
Mi racconti una storia? Nel regno delle fiabe
Marisa Carabellese
Un racconto affettuoso e riflessivo che celebra il valore insostituibile della fiaba narrata a voce, intrecciando memoria personale e riflessione pedagogica. L’autrice mostra come le fiabe, oltre a incantare, aiutino il bambino a comprendere se stesso, affrontare paure, crescita, perdita e autonomia. Con uno stile semplice e partecipe, il testo restituisce alla fiaba la sua funzione di “dono d’amore”, capace di trasmettere valori universali e speranza attraverso il rito intimo del raccontare.
Lo stile Liberty o l’Art Nouveau a Molfetta
Corrado Pappagallo
Il testo ricostruisce la diffusione dello stile Liberty a Molfetta tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento, attraverso l’analisi di numerosi edifici e manufatti urbani situati soprattutto nel quartiere ottocentesco. Facciate, balconi, inferriate, frontoni e decorazioni testimoniano la vitalità dell’Art Nouveau locale, presente sia in edifici residenziali sia in attività commerciali come le farmacie. La ricerca si estende anche all’arredo e all’artigianato, valorizzando il ruolo dei maestri fabbri molfettesi che contribuirono in modo decisivo alla diffusione di questo linguaggio artistico.
Fiure e spine. I versi di L. Martino
Gianni Antonio Palumbo
Il testo presenta e valuta il volume Fiure e spine. Vierse a la barese di L. Martino, una raccolta di liriche in dialetto barese ritrovata da Nicola Roncone e pubblicata in edizione fuori commercio. Pur restando ignota l’identità dell’autore, l’opera viene collocata nel solco della tradizione poetica vernacolare ottocentesca, con forti richiami alla letteratura alta, in particolare a Petrarca. I versi, tradotti e commentati da Marco Ignazio de Santis, colpiscono per la fusione equilibrata tra raffinatezza letteraria e sensibilità popolare, restituendo al dialetto barese una tonalità malinconica ed elegante.
Cronaca
“Pioggia abbondante e Molfetta va in tilt”
Un articolo di denuncia che collega l’emergenza climatica alle scelte urbanistiche e politiche del passato. Forte l’accusa di Rifondazione comunista alla cementificazione e all’assenza di prevenzione idrogeologica. Il testo è abbastanza documentato.
Spiagge libere di Molfetta, sempre più ridotti l’accessibilità e i servizi ai cittadini. Una denuncia dell’Associazione “Radici”.
“Presentazione del volume ‘L’ultimo libro’”
Pantaleo Mezzina
Cronaca culturale accurata della presentazione del libro dell’autore, con attenzione agli interventi degli studenti e al dialogo intergenerazionale. Un pezzo che valorizza la scuola come luogo di produzione culturale.
Satira
“Volpe et uva”
Petrus Caput Hurso
Testo satirico in latino maccheronico che colpisce il trasformismo politico locale. Ironico, colto e pungente, rappresenta una tradizione storica della rivista: la critica politica attraverso il sorriso amaro.
Completano la rivista gli articoli: Un mese di musica e varietà per l’Orchestra Filarmonica Pugliese; Torna il premio Borsa di studio Mara e Diana Zaza; Distrutto un giovane uliveto; Omicidio Lopez alla discoteca Baiha, il processo; In Memory Og G.I.O. omaggio dell’Alter Chorus a tre artisti comparsi: Giacomo Squeo e Isanna Pappagallo, oltre al basso baritono Onofrio Salvemini (di Paolo Gadaleta): Il Duomo di Molfetta tra storia e architettura, conferenza all’Ane con il prof. Spagnoletti e l’ing. Balacco (di Maddalena Azzollini); Molfetta presente nella rete dei Centri di educazione all’ambiente (di Isabella de Pinto); la rubrica Pensieri e parole di Cosmo Damiano Pappagallo.
Molto belle le copertine di Francesco Mezzina e Mauro Germinario e il manifesto RESISTERE di Alberto Ficele. Sempre efficace la vignetta di Michelangelo Manente: Una sedia per quattro.
Questo numero di Quindici si distingue per coerenza tematica, pluralità di voci e profondità di analisi. È un fascicolo che non si limita a informare, ma prende posizione, stimola il dibattito pubblico e invita alla responsabilità civica. Un numero importante, che fotografa una fase di passaggio critico per Molfetta e per la Puglia.
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“Quindici” quello che gli altri non dicono
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