Rapporto Bankitalia: Economia pugliese in frenata, ritardi nel Pnrr, export -1,3%
Mariani, Magarelli, Moretti
BARI - La crescita c'è ma è ridotta con il Pil aumentato solo dello 0,5% nel primo semestre, inferiore a quello del Mezzogiorno (0,6%) e appena inferiore alla media nazionale (0,4%) secondo l'indicatore trimestrale dell'economia regionale della Banca d'Italia, presentato a Bari dal direttore della sede, Sergio Magarelli affiancato dai suoi collaboratori Vincenzo Mariani e Davide Moretti.
In Puglia le attese delle imprese delineano un cauto ottimismo con prospettive di vendita e investimenti in miglioramento grazie alle misure regionali previste nel nuovo ciclo di programmazione europea e dall'allentamento monetario avviato lo scorso giugno.
A essere in calo sono soprattutto le esportazioni (-1,3%) dopo la lieve crescita del 2023 e l'aumento del 3,5% nel Mezzogiorno. La situazione potrà sicuramente peggiorare dopo l'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha promesso dazi su tutte le merci provenienti dai Paesi europei:
Il calo delle esportazioni in Puglia risente in modo particolare del basso livello produttivo dell'Ilva e delle tensioni geopolitiche internazionali.
Altro settore in rallentamento e quello delle costruzioni con compravendite in calo del 4,7 per cento rispetto al 2023 mentre è proseguita la crescita dei prezzi delle case (+ 3,7%).
In crescita invece il terziario, grazie alla domanda turistica +3,9% (+15,6% stranieri).
Salito anche il mercato del lavoro (+1,7) lievemente superiore all'Italia (1,5%), ma inferiore al Mezzogiorno (2,5%).
A crescere, però, sono i rapporti a termine in freno quelli indeterminati.
Il tasso di occupazione è salito al (51,4%) restando inferiore di 10,5 punti a quello nazionale. A risentire sono state soprattutto le donne (37,9%) contro il 65,1% degli uomini.
Il tasso di disoccupazione è diminuito al 10,5% (7,2% la media italiana). Ma a crescere ci sono anche le ore di cassa integrazione: nei primi nove mesi del 2024 sono salite al 29,6%.
Aumenta anche l'indebitamento delle famiglie pugliesi (+1,7%) per l'indebitamento del credito al consumo (4,9%) a giugno dal 5,3% del dicembre 2023.
I depositi bancari di famiglie imprese +2 3% su base annua:
Da evidenziare la produzione di energie alternative da fonti rinnovabili, comparto industriale presente anche in segmenti innovativi e a tecnologia avanzata.
Rallenta il PNRR (Piano nazionale ripresa e resilienza): solo il 10% dei lavori è stato completato.
SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA MENSILE "QUINDICI", IN EDICOLA SABATO 16 A MOLFETTA, ALTRI DATI E GRAFICI SULL'ECONOMIA PUGLIESE DAL RAPPORTO DELLA BANCA D'ITALIA.