Quella croce fuori posto
Quando improvvisamente mi è apparsa dinnanzi quella croce, in pieno centro, sulla sinistra due banche, l’unica immagine che mi veniva in mente era la tua mano destra che la stringeva al petto… Caro don Tonino, questa volta l’avrai stretta quasi facendoti male nel vederla così, monumentaria. Ricostruiamo la scena: ci si avvia verso il Golgota, al centro la croce, Gesù Cristo (che in questo scenario faccio fatica a nominare), accanto i due ladroni, a sinistra quello “buono”, rappresentato dall’albero d’ulivo, simbolo della terra; a destra quello “cattivo”, le banche, simbolo del denaro e del potere (è solo un caso). La tua mano destra stringe quella croce… Allora don Tonino mi vien detto che questi “segni” simboleggiano in eterno la venuta del Papa a Molfetta… C’è anche una panchina… Ci si può sedere e pregare facendo concorrenza alle auto che passano di continuo, clacson, gente che fa la fila per comprare uno spigolo di pizza o un gelato… E qui viviamo la fiera nel Tempio, dove Gesù si arrabbiò e capovolse ogni cosa cacciando i responsabili per aver trasformato la casa del Padre! La tua mano destra stringe quella croce… Don Tonino, qui è tutto “scomodo”: hanno perfino tappezzato con un prato da campo per calcetto il Golgota, talmente irto che nessun bambino potrà salirci e guai se ci prova! In più, affacciandoti dalla finestra della tua stanza, sarai costretto a vederla; d’ora in poi, sarà il panorama che vedrai. La tua mano destra stringe quella croce… No, don Tonino, il tuo popolo non c’entra nulla con questa nuova idea; c’è chi dà colpa all’amministrazione comunale che dà poco adito al mancato assenso della Soprintendenza, chi invece accusa gli imprenditori di fare sfarzo anziché usare gli stessi soldi per i poveri… Per i poveri… Per i poveri. “Amate il prossimo, i poveri soprattutto!”. Mi risuonano le tue parole è credimi don Tonino, Papa Francesco è sulla tua stessa lunghezza d’onda… Ma i responsabili dell’opera hanno preferito un’altra. Allora, sai che facciamo ora? Sottobraccio, ti accompagno io a vedere questo monumento, poi in due lo prendiamo e lo portiamo via, in un posto tranquillo, accessibile a tutti, dove si potrà respirare aria pura, pregare con gioia, baciare a fior di labbro quella croce affinché si vesta di quel profumo del tuo popolo che tu amavi tanto… E magari chissà, qualcuno riceverà una tua santa grazia! La tua mano destra, ora, accarezza quella croce… Anna Mancini