Può essere destinato anche alla Fondazione don Tonino Bello il 5 per mille
MOLFETTA – 1.5.2006
Nella prossima dichiarazione dei redditi sembra sarà possibile, in via sperimentale (Finanziaria 2006 Legge 23 dicembre 2005, n. 266), destinare il 5 per mille del gettito Irpef alla ricerca scientifica o alle organizzazioni senza scopo di lucro che lavorano nel volontariato (ong riconosciute, associazioni di promozione sociale iscritte ai registri nazionali o regionali, onlus), come già avviene per l'8 per mille a favore della chiesa cattolica e delle altre religioni..
La scelta, dell'ente a cui destinare la quota del 5 per mille non è a carico dei contribuenti perché viene direttamente prelevata dalla quota Irpef dovuta. In caso contrario, quella quota andrebbe allo Stato.
Possono destinare il 5 per mille tutte le persone fisiche, compresi coloro che non devono presentare la dichiarazione dei redditi e ricevono il solo modello Cud, apponendo la propria firma nell'apposito spazio del modello per la dichiarazione dei redditi, nel riquadro corrispondente al sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni e fondazioni, indicando il codice fiscale dell'ente cui si intende offrire il proprio contributo.
Tra gli enti a cui è possibile destinare il 5 per mille vi è anche la “Fondazione don Tonino Bello” di Alessano. Il dott. Trifone Bello, fratello del nostro amato vescovo, ha chiesto a “QUINDICI” di dare una mano a sollecitare collaborazioni per destinare la quota alla Fondazione.
Per farlo occorrerà inserire la propria firma e indicare il codice della Fondazione: 90012300753.