Pronta una nuova convenzione tra Comune e Mazzitelli per l'impianto di compostaggio
Lunedì ne discuterà il Consiglio Comunale
MOLFETTA - Nuova puntata della vera e propria “saga” che da anni, ormai, vede contrapposti il Comune di Molfetta e l'impresa Orfeo Mazzitelli SpA per la gestione dell'impianto di compostaggio sito in contrada Torre Pettine.
Come noto (e come Quindici sta ricostruendo con una dettagliata inchiesta di cui potrete leggere la seconda puntata nel prossimo numero in edicola), nel lontano 1990 fu sottoscritta una convenzione tra il Comune e l'impresa per la progettazione esecutiva, la realizzazione e la gestione poliennale dell'impianto di trattamento e smaltimento di rifiuti di natura organica. Ma i rapporti tra le due parti non sono mai stati troppo sereni dal momento che su tutta questa vicenda si è avviato, nel corso di oltre dieci anni, un intricatissimo contenzioso di natura amministrativa e civile, con pesanti ripercussioni anche di carattere penale, che di fatto ha impedito una regolare e sistematica attività da parte dell'impianto in questione.
Dopo la sottoscrizione di una prima convenzione tra le parti nel 2003 che sembrava potesse chiarire tutta la vicenda con il riconoscimento della proprietà dell'impianto per il Comune e della gestione del medesimo fino al 2012 all'impresa Orfeo Mazzitelli Spa, è intervenuto un nuovo contenzioso assai articolato che ha portato addirittura al sequestro dell'intera struttura.
Insomma, una vicenda molto intricata che, oggi, conosce una nuova tappa. E' infatti stato predisposto dal Comune e dall'impresa concessionaria un nuovo atto di transazione al fine di definire tutta la questione e di consentire quanto prima la ripresa delle attività dell'impianto di compostaggio, di strategica importanza per la città.
Ebbene, nell'atto di transazione sottoscritto dal sindaco (e che dovrà, ora, essere approvato dal Consiglio Comunale nel corso della riunione di lunedì prossimo) di fatto le due parti rinunciano a tutte le azioni giudiziarie tuttora pendenti e confermano la validità della convenzione del 1990.
L'impresa Orfeo Mazzitelli Spa, poi, si impegna ad eseguire tutti i lavori funzionali al pieno ripristino dell'impianto e a redigere un progetto di adeguamento di quest'ultimo che comprenda anche la realizzazione di un'apposita struttura per la produzione di CDR.
Dal canto suo il Comune, come si legge nell'art. 5 della transazione, “si obbliga a porre in essere tutte le attività utili a favorire il pieno utilizzo dell'impianto comunale affidato in gestione al concessionario”.
Infine la concessione della gestione dell'impianto viene prorogata fino al 2021, con un prolungamento di ben 9 anni rispetto a quanto previsto nel 2003.
Tuttavia è prevista anche una condizione risolutiva della convenzione stipulata oltre dieci anni fa: se entro il 30 aprile 2007 l'impresa concessionaria non avrà ottenuto l'approvazione da parte delle autorità competenti del nuovo piano industriale e non vi sarà stato, da parte della magistratura, il dissequestro dell'impianto, il rapporto tra il Comune e la O. Mazzitelli Spa si riterrà risolto.
Insomma, una vicenda delicatissima, dai risvolti certamente molto rilevanti sulla quale, ora, è chiamato a discutere (e ad assumersi una responsabilità non da poco…) il Consiglio Comunale della città.