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Progetto Madonna dei Martiri a Molfetta: demolite palazzine per far posto a una piazza pubblica Piani integrati di riqualificazione delle periferie, intesa fra Comune e IACP
28 aprile 2007

MOLFETTA - È stato sottoscritto ieri sera il protocollo d'intesa fra Comune di Molfetta e Istituto Autonomo Case Popolari di Bari per l'adesione al bando di gara regionale PIRP (Piani Integrati di Riqualificazione delle Periferie). L'intesa - firmata dal sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, e dal Commissario straordinario dello IACP di Bari, Raffaele Ruberto - riguarda la riqualificazione del quartiere Madonna dei Martiri attraverso la demolizione di quattro palazzine in regime di edilizia residenziale pubblica (ERP), le quali saranno ricostruite in un'altra area dello stesso quartiere con tecnologie e materiali di bio-edilizia. In tutto si tratta di ben 32 case popolari (ai numeri civici 12, 13, 14 e 15 di via Madonna dei Martiri) che saranno ricostruite altrove per consentire la realizzazione di una grande piazza pubblica (con parcheggi interrati, essenze arboree, arredi) nel cuore di questo quartiere, a due passi dal Santuario della Basilica della Madonna dei Martiri. L'intesa, inoltre, prevede interventi di ristrutturazione straordinaria per altri 17 palazzi di proprietà dello IACP (per un totale di 46 alloggi) oltre alla dotazione di servizi per l'intero quartiere da parte del Comune di Molfetta. È prevista anche la realizzazione di 10 vani edilizi a piano terra che ospiteranno attività commerciali e direzionali (con il 50% delle superfici in proprietà del Comune). Soddisfatto il sindaco Azzollini: «È un progetto ambizioso che nasce sulla base di un obiettivo ambizioso: trasformare questa periferia di Molfetta da quartiere dormitorio a uno dei cuori pulsanti della città. Ritengo che la riqualificazione urbanistica del quartiere Madonna dei Martiri e la realizzazione di centri di catalizzazione sociale, quali possono essere la piazza pubblica o il parco che sorgerà alle spalle dello storico Ospedale dei Crociati, entrambi contemplati dal piano, rappresentino le chiavi di volta per ricucire il tessuto sociale di questo quartiere con il resto della città». Domani mattina, alle ore 10, presso il Monastero del Santuario della Madonna dei Martiri, il sindaco Antonio Azzollini, l'assessore alla Programmazione Urbanistica Mauro Magarelli e l'assessore all'Urbanistica Pietro Uva, incontreranno i cittadini del quartiere per l'esposizione e la condivisione del PIRP del quartiere Madonna dei Martiri.
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Ricordo con fortissimo senso nostalgico il periodo adolescenziale trascorso a spasso nella nostra città. In genere, il raggiungimento del sogno da molto tempo agognato, era la Prima Comunione, non tanto per i risvolti religiosi (comunque ben importanti) ma per i regali… infatti c'era per i convitati alla festa la consuetudine di regalare ai maschietti la bicicletta ed eccola lì, nuova, fiammante, rossa (la mia bella Capriolo). Nato e vivendo in periferia (via Terlizzi) mi incuriosiva molto la scoperta di questa tanto nominata periferia M. dei Martiri, ma non godendo di buona fama decisi di affrontare la scoperta con un mio caro amico di sempre, Antonio, con il quale, in precedenza avevo già esplorato tutto il percorso retrostante il muro continuo che separa la parte del porto carrabile da quella chiusa al transito (le tanto famose “pietre di dietro al molo”). Giungemmo fino alla secca dei pali e poi, ritornammo sui nostri passi. Qualche settimana dopo ci riprovammo e terminammo il nostro “giro turistico” all'ex Tiro a Segno. Evviva. Più tardi ci sono ritornato in compagnia degli obiettori di coscienza (Picca, Minervini, Campo, Visaggio, ecc. ecc.), poi come animatore sportivo, arbitro e infine come devoto molfettese fuori sede, che ritorna dalla Nostra Maria dei Martiri appena completato il lungo viaggio autostradale (1000 Km lunghi una vita). Evviva. Ricordo di aver conosciuto tantissimi ragazzi sui campi di calcetto e minivolley improvvisati sui vialoni che portano al Santuario, ricordo i sorrisi dei dirigenti sportivi della società M. dei Martiri quando, puntualmente, vincendo la Stramolfetta e il Trofeo G. Carnicella come gruppo più numeroso, ci insegnavano che il quartiere M. dei Martiri era il primo di Molfetta, più forte di tutte le scuole cittadine, dei gruppi sportivi meglio attrezzati e dotati e di tutte le altre associazioni sportive che portavano lustro alla nostra città. Evviva. Ora che vivo lontano, di tanto in tanto, mi riaffaccio in quei luoghi e ho ritrovato la caserma della G.D.F. edificata su quanto rimaneva, dopo i danneggiamenti, della scuola di quartiere, i campi di calcetto che, sempre meglio gestiti dai ragazzi del quartiere (ora cresciuti uomini), sono diventati centro aggregativo e fulcro di attività coordinate dalla parrocchia, una vita serena, tranquilla e poco trasgressiva. Ora leggo di questa nuova e intraprendente iniziativa pubblica finalizzata (riporto il linguaggio, in genere, utilizzato dal Legislatore) prioritariamente ad incrementare la dotazione infrastrutturale, incluso l'adeguamento delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, di competenza delle amministrazioni pubbliche e i servizi a fruizione collettiva, dei quartieri degradati di comuni e città a più forte disagio abitativo ed occupazionale prevedendo, nel contempo, misure ed interventi che favoriscano l'integrazione o reintegrazione sociale e l'occupazione. Evviva.
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