Presunta truffa sul porto di Molfetta, come da previsioni, rinviato a breve (14 ottobre) l'udienza preliminare per esame delle eccezioni
MOLFETTA – Com’era prevedibile e come avviene in quasi tutti i processi, l’udienza relativa allo scandalo del nuovo porto commerciale con la presunta truffa da 150 milioni di euro, che vede coinvolto anche l’ex sindaco di Molfetta e ex presidente della commissione bilancio del Senato, Antonio Azzollini, è stata rinviata a breve termine: il 14 ottobre prossimo.
Infatti, sono state proposte da alcuni difensori le eccezioni procedurali, alcune relative al mancato interrogatorio di alcuni indagati e la notifica della fissazione dell’udienza inviata ad un altro indagato nel mese di agosto.
All’udienza era presente anche l’avvocato del Comune di Molfetta, Raffaele Marciano, che, però, non si è ancora costituito parte civile. Avendo ricevuto l’incarico da pochi giorni, ora, grazie al rinvio del Gup del tribunale di Trani, Francesco Messina, il legale avrà più tempo per studiarsi le carte di un’inchiesta complessa e ricca di documenti, prove, intercettazioni e quant’altro. Infatti, la revoca dell’incarico all’avv. Michele Laforgia da parte del commissario straordinario Mauro Passerotti, aveva suscitato non poche perplessità, in quanto, oggettivamente, era troppo poco il tempo a disposizione di Marciano per sostenere validamente la parte civile. Anche la Regione Puglia ha annunciato la costituzione di parte civile nel processo.
Venerdì 14 ottobre il Giudice delle indagini preliminari esaminerà anche eventuali richieste di rito abbreviato o di patteggiamento da parte di alcuni dei 45 imputati, con la decisione di pronunciare subito sentenza, mentre per gli altri dovrà valutare l’eventuale rinvio a giudizio o il proscioglimento.
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