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Porto, falsa conferenza stampa (in realtà incontro politico del centrodestra, c'era anche Azzollini) a Molfetta: le bugie di chi non ama il dissenso e il contraddittorio
09 luglio 2014
MOLFETTA
– Come volevasi dimostrare: l’incontro promosso dai fantomatici imprenditori per la prosecuzione dei lavori del porto, è stato un incontro politico, come "
Quindici
" aveva previsto. La conferma si è avuta dal tenore stesso dell’incontro poco spontaneo, dalle modalità della convocazione (una falsa conferenza stampa alla quale sono stati invitati solo i giornali amici ed è stata volutamente esclusa, probabilmente su suggerimento del sen. Azzollini, vero promotore dell’iniziativa, “
Quindici
”, la maggiore testata cittadina e la prima on line), sia per le cose che sono state dette. Molta politica e poca informazione, anzi più disinformazione pilotata di chi non ama il dissenso e non vuole essere contraddetto.
La conferma che la manifestazione fosse stata suggerita da Azzollini, non avendo "Quindici" partecipato alla conferenza stampa per l'ordine dato dall'ex sindaco ai suoi, si è avuta da alcune foto e video fu facebook, dove non solo è presente il senatore, ma anche il cerchio magico della Nutella (la moglie, Caterina, Camporeale e qualche altro), c'era anche il consigliere comunale Mariano Caputo, Farinato e perfino l'ex dirigente dell'Ufficio territorio del Comune, ing. Rocco Altomare, arrestato a suo tempo per un presunto scandalo edilizio, le cui indagini sono ancora in corso. Insomma tutti allineati e coperti agli ordini del senatore. Ma andiamo con ordine, per dare notizie corrette all’opinione pubblica che non può essere disinformata, come piacerebbe ai promotori dell’iniziativa. A moderare la cosiddetta conferenza stampa di parte (qualcuno deve pure spiegare ai promotori e a qualche sprovveduto ignorante che scrive chiacchiere sparse da qualche parte, cosa è una conferenza stampa: evento informativo organizzato da un organismo o ente, a cui sono invitati i mass media, per annunciare delle notizie, cit. Wikipedia) c’era un uomo del centrodestra,
Enzo Tatulli
, che non ha mai nascosto le sue simpatie politiche. I due imprenditori (due e non più di due, non decine come si voleva far credere)
Vito Totorizzo
, amministratore delegato della Spamat (società di spedizioni marittime), ovviamente interessato al porto, e già candidato alle elezioni amministrative e politiche in passato, sempre per il centrodestra e infine
Enzo Poli
, amministratore delegato della Imola Legno, che, forse, si è fatto coinvolgere in un’iniziativa politica, probabilmente perché la condivideva. Questi i fatti, che i cittadini (e migliaia di lettori di “
Quindici on line
”: in questi ultimi mesi gli accessi sono aumentati a dismisura e cogliamo l’occasione per ringraziare tutti dell’attenzione e della preferenza accordataci,
ndr
) devono conoscere per capire cosa si muove attorno al porto. Una ulteriore conferma della caratterizzazione politica deriva proprio dal fatto che si è scelto il non contradditorio per dare informazioni a senso unico, mascherando la manifestazione come conferenza stampa (ma dov'erano i giornalisti?). Un concentrato di bugie sono state dette, ecco perché forse si è preferito evitare la presenza dei giornalisti di “Quindici”, gli unici che prendono la parola nelle conferenze stampa, anche mettendo in difficoltà l’interlocutore, come è avvenuto con Annalisa Altomare (per questo vi rimandiamo al prossimo numero della rivista mensile “Quindici” in edicola a metà luglio). Che il porto vada completato, è una cosa su cui tutti sono d’accordo (anche “Quindici”: è bene dirlo), perché le incompiute non piacciono a nessuno ed è maldestro il tentativo di far credere che ci sia chi non voglia portare a termine l’opera. Forse non andava iniziata, ma dopo la forzatura operata in tal senso, non può essere abbandonata ora, ma le cose vanno fatte con calma per evitare proprio i pasticci e i danni economici che sono stati provocati dalla precedente amministrazione Azzollini di centrodestra e dei quali nessuno parla. Tra le bugie e tra le cose non dette, c’è anche il fatto della presenza, nei fondali del porto, di circa 50mila ordigni bellici che sono di ostacolo al completamento dell’opera e che vanno rimosse, con una spesa non indifferente. Questi lavori sono prioritari ad ogni altro. Non è stato detto che devono essere completate le indagini della magistratura sulla possibile presenza nella vasca di colmata di sostanze inquinanti e tossiche. Non è stato detto che i pasticci dell’appalto e i ritardi nei lavori hanno comportato danni economici per quasi 8 milioni di euro, esborsi presi dalle tasche dei cittadini e che la ditta appaltatrice, la Cmc di Ravenna, ha chiesto altri 21 milioni di euro al Comune. La fretta di Azzollini di voler iniziare i lavori senza garantire la necessaria sicurezza e quindi la bonifica dei fondali, ha portato ritardi che l’impresa ha caricato economicamente sul Comune di Molfetta. Ecco perché non bisogna fare gli stessi errori: non si può amministrare sotto pressione di qualche lobby interessata o di un gruppo di cittadini più o meno inconsapevolmente pilotati, perché poi è facile sbagliare, come è già avvenuto, e alla fine pagano i cittadini. Insomma, da quello che è stato detto alla fantomatica conferenza, la colpa dei disastri del porto non sarebbe della passata amministrazione, ma dell’attuale che ha solo ereditato il disastro. Altra bugia, detta fra l’altro da chi dovrebbe essere competente e conoscere la procedura dei lavori, è che i 5,8 milioni di euro previsti dall’amministrazione comunale di centrosinistra del sindaco
Paola Natalicchio
che ha dato l’ok ai lavori di
messa in sicurezza
, sono “un’idiozia” e “un’altra truffa al Sud” (come la presunta truffa da 150 milioni, oggi sotto inchiesta?). La verità che ad alcuni non conviene, è che tali lavori di messa in sicurezza fanno parte integrante del progetto del porto, come è scritto nella stessa delibera comunale (bastava leggerla) e non rappresentano lavori extra, come si vuol far credere agli allocchi. Basta fare un semplice ragionamento razionale, al di là della stessa delibera, per capirlo. Infine, per fortuna il sindaco Paola Natalicchio, in un'intervista televisiva ha fatto chiarezza, confermando la volontà di
portare a termine l'opera
, tacitando così le malelingue. In conclusione, una manifestazione politica del centrodestra, che è stata un mezzo flop, che lascia il tempo che trova e che aveva come obiettivo solo quello di esercitare indebite pressioni sulla magistratura (in perfetto stile berlusconiano).
Forse, anziché scegliere di reprimere un eventuale dissenso (come ha sempre fatto Azzollini durante il suo mandato di sindaco), non invitando chi avrebbe potuto fare domande scomode, andava fatta un’analisi seria degli errori commessi in passato, per evitare altri aggravi di costi ed eventuali illeciti, perché la fretta (e il porto di Molfetta lo dimostra) è sempre cattiva consigliera e produce solo danni, che a pagare sono sempre i cittadini. La stampa libera ha il diritto di critica, al quale non vuole e non deve rinunciare nell’interesse generale. Ma questo, evidentemente, a chi ha governato interessa poco, come potrebbe interessare poco a chi ha interesse a privilegiare i propri legittimi interessi. Ma questi non possono essere mai prioritari del bene comune, soprattutto quando comportano oneri economici che ricadono sulla collettività.
In conclusione, invece di pensare agli interessi della comunità, si continua a fare campagna elettorale, quando dovrebbe essere il momento del dialogo e della collaborazione proprio per individuare le soluzioni migliori per “condurre in porto” un’opera già avviata, evitando, però, che la “nave porto” possa deragliare sugli scogli o saltare in aria per qualche bomba colpevolmente ignorata.
ALTRE NOTIZIE E APPROFONDIMENTI SULLA RIVISTA MENSILE “QUINDICI” IN EDICOLA A META’ LUGLIO. QUINDICI, QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO E CHE ALCUNI NON VOGLIONO CHE VENGA DETTO
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Alquanto Perplesso
10 Luglio 2014 alle ore 17:21:00
Dottor Mabbruscie? E' lo stesso specialista delle brusciature du' paparul, quello che curò tanti - non tutti - i brusciacchiati qualche anno fa? L'ho conosciuto per caso da amici in comune, veramente una persona e un medico scrupoloso": fidatevi del suo scrupolo.
Rispondi
dottor Maquanto Vuscica Isidoro
10 Luglio 2014 alle ore 14:41:00
Dobbiamo insistere e non partecipare a queste assemblee, riunioni o come cavolo vogliamo chiamarle, qualora sia gli imprenditori, ancor di più i politici, politicanti o presunti tali, non mostrino o non vogliono esibire il certificato medico di malattia dello "scrupolo". Solo coloro i quali vengono colpiti dalla malattia dello "scrupolo" (confermata da un serio e vero certificato medico) dovrebbero amministrare il bene pubblico. Qualora dovessero guarire chissà per quale motivo o miracolo, le dimissioni sono obbligate. “SCRUPOLO”, la malattia degli onesti. Certo, certo, si potrebbe anche ipotizzare certificati falsi firmati da medici, esperti senza scrupoli (??), vedi i milioni di falsi certificati d'invalidità elargiti in tutta la penisola italica, allora cerchiamo di essere pratici, seri e scrupolosi: i certificati di malattia dello scrupolo devono essere tutti firmati e sottoscritti solo dall'Esimio dottor Mabbruscie, uomo integerrimo quanto onesto, malato di “scrupolo” dalla nascita, figlio e discendente di altrettanti scrupolosi integerrimi e onesti. Dottor Mabbruscie, basta la parola.....e la firma.
Rispondi
Redazione di Quindici
09 Luglio 2014 alle ore 18:52:00
Ringraziamo piripicchio per la precisazione e ci scusiamo con i lettori, ma non essendo presenti, abbiamo rilevato dagli articoli pubblicati, le cose che sono state dette. Una conferma maggiore della nostra intuizione che si trattasse di un incontro politico, anzi partitico, del partito di Azzollini, visto che era presente tutto il cerchio magico della nutella (la moglie, la "consulente" e forse anche il consigliere regionale Camporeale). Questa precisazione è anche una conferma dell'asservimento degli altri giornali, perché nessuno ha rilevato la presenza, dando l'impressione che fosse una riunione non politica. Purtroppo, ancora una volta, abbiamo avuto ragione. I fatti sono questi. Non abbiamo visto le immagini su Fb, ma non diciamo bugie, perchè la presenza del sen. Azzollini avrebbe confermato la nostra tesi.
Rispondi
piripicchio
09 Luglio 2014 alle ore 15:26:00
Beh, però anche Voi di quindici dite le bugie. Se guardate bene le immagini presenti su fb al comizio erano presenti tanti uomini di dx. In primis il caro Sen.Azzollini, in piedi guardando la cattedra a destra, la sua fiduciaria consulente seduta tra la folla a dx, sua moglie e famigliari a dx.Il mitico Caputo terza fila delle sedie a sx e tantiiiiii altri ancora.
Rispondi
Giochi scoperti
09 Luglio 2014 alle ore 15:02:00
Avete scoperto i giochi, per questo date fastidio
Rispondi
Motore a scoppio
09 Luglio 2014 alle ore 12:00:00
Non capisco cosa ci sia di male in tutto questo "falso". Ammiro, invece, la coerenza di questi pseudo imprenditori e politicanti, chicchessia. Non si può "sceccherare" il vero con il falso, sarebbe una disgustosa mistura. Qui invece è tutto chiaro, tutto falso, dal Porto a tutto quello che segue partendo da destra: sciocco e credulone chi ci crede. Tutto a prova di bombe, e non mi dite che non è vero.....scoppio!
Rispondi
Prenditore
09 Luglio 2014 alle ore 11:33:00
Siamo tutti increduli e increduliti, imprenditori e imprenditrici, credibili e incredibili.....e se fossimo tutti rintrucilliti, anche un po' rincoglioniti?
Rispondi
Imprenditori credibili
09 Luglio 2014 alle ore 10:33:00
Non si può organizzare una manifestazione di parte, perché alla fine non si è credibili e si danneggia anche la credibilità degli altri imprenditori
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