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Porta e Zaza dell’opposizione di sinistra a Molfetta: i fatti e le opinioni sulla mancata seduta del consiglio comunale, la maggioranza litiga e si spacca
Gianni Porta, Antonello Zaza e Paola Natalicchio durante un consiglio comunale
15 maggio 2019

MOLFETTA – I consiglieri dell’opposizione di sinistra a Molfetta, Gianni Porta e Antonello Zaza, sono intervenuti sulla vergognosa vicenda della maggioranza di detracentro che ha fatto saltare la seduta del consiglio con argomenti importanti come la raccolta rifiuti porta a porta, l’ospedale e i migranti.

«Come insegna un vecchio adagio, sul Consiglio comunale saltato ieri, scegliamo di mettere in fila prima i fatti e poi le nostre opinioni – dicono Porta e Zaza di Rifondazione comunista, Compagni di strada -.

Fatto n. 1: Il Consiglio comunale era convocato alle 16,30 per discutere otto argomenti, il primo e l'ottavo proposti dall'Amministrazione, i punti dal secondo al settimo proposti dalle minoranze. Ebbene, alle 17,30, dopo un'ora come da regolamento abbiamo chiesto al vicepresidente del Consiglio Amato, presente in aula, di fare l'appello.

Fatto n. 2: Durante quest'appello erano presenti in aula 7 consiglieri di opposizione e 2 consiglieri di maggioranza, mentre - come riferisce l'Amministrazione comunale - era in corso una riunione della maggioranza.

Fatto n. 3: Dunque mentre c'è una riunione di maggioranza in corso, due consiglieri - Mancini e Spadavecchia - erano in aula pronti a iniziare il Consiglio.

Fatto n. 4: L'appello del vicepresidente è interrotto dal presidente del Consiglio Piergiovanni che - ben oltre il tempo previsto dal regolamento - entra in aula dopo un'ora e un quarto, seguito dai consiglieri di maggioranza e inizia il nuovo appello.

Fatto n. 5: Iniziato l'appello dal presidente Piergiovanni escono i due consiglieri di maggioranza presenti precedentemente - Mancini e Spadavecchia - sicché il numero dei consiglieri di maggioranza si riduce a 10.

Fatto n. 6: Escono durante l'appello anche i consiglieri di opposizione per verificare che la maggioranza abbia conservato i suoi numeri.

Fatto n. 7: Fatto l'appello risultano presenti solo 10 consiglieri di maggioranza su 16. Anche il sindaco che aveva partecipato alla riunione di maggioranza è andato via ed è risultato assente.

Fatto n. 8: Questo consiglio comunale era già previsto per lunedì 6 maggio ma per impegni personali il sindaco ne aveva chiesto ufficialmente il rinvio, di qui la convocazione di ieri pomeriggio.

Questi i fatti.
Le opinioni e le interpretazioni le lasciamo ai giornalisti e agli opinionisti cittadini.

Due dati però sono certi dopo 24 mesi.
Il primo dato è che si tratta della prima volta della mancanza del numero legale da parte di questa maggioranza.
Il secondo dato è che quando tra consiglieri e assessori della stessa maggioranza non ci si guarda più in faccia, alcuni entrano e alcuni escono contemporaneamente dall'aula, qualcosa comincia a scricchiolare.
Forse è soltanto scattato il conto alla rovescia per le elezioni regionali.

Intanto attendiamo fiduciosi la convocazione della Conferenza capigruppo per stabilire la data del prossimo consiglio comunale».

Come dire: maggioranza colpita e affondata. E i cittadini aspettano. Mentre il consigliere Pasquale Mancini si lecca le ferite autoptocuratesi.

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