Polemica sulla Lega del Filo d'oro
Egregio Ing. Lillino di Gioia, con la presente, le famiglie pugliesi dei 26 giovani sordociechi e pluriminorati psicosensoriali, attualmente utenti del Centro della Lega del Filo d’Oro, sito presso l’ex Preventorio di Molfetta (cui si aggiungono le circa 60 famiglie seguite dal Servizio Territoriale), intendono manifestarle il profondo rammarico provato nel leggere le dichiarazioni da Lei rilasciate al mensile “Quindici” (Anno XVI – n. 2 – pag 7) a riguardo dell’attuale situazione di utilizzo del suddetto Centro. Si è permesso di affermare che “ospita 8 bambini di cui 5 non residenziali, solo 3 sono fissi” e “l’ex Preventorio è destinato a restare sempre quasi deserto”?????. Non ci si riesce a spiegare da dove abbia attinto informazioni così sballate ed inattendibili: Eppure il direttore del periodico, dott. Felice de Sanctis, che L‘ha intervistata era presente all’inaugurazione del Centro, nel settembre 2008, ed è a conoscenza delle reali presenze e dell’alto livello del servizio. Tanta saccenteria e cattiva informazione sarebbero facilmente superate se Lei avesse solo il coraggio di varcare quel cancello, sulla Provinciale Molfetta-Terlizzi, per accertarsi di persona e con i propri occhi di quali sono i numeri attuali, i prossimi ingressi programmati, l’alta qualità dell’opera lì prestata, ed il più che reale e drammatico bisogno di quel servizio specializzato. Ciò che La invitiamo a fare è normalmente consentito a chiunque voglia rendersi personalmente conto di come, piano piano, grazie ad una buona dose di professionalità, passione e coraggio, una splendida ed innovativa realtà sta crescendo nel territorio di Molfetta…magari un po’ troppo in silenzio e magari circondata dalla generale indifferenza e ignoranza. La nostra vita e quella dei nostri figli, per le loro gravi minorazioni, è ad alto rischio di isolamento e di esclusione sociale. Nel Centro di Molfetta della Lega del Filo d’Oro la vita di tanti giovani, fin qui abbandonati dalle Istituzioni o dirottati su Servizi non specializzati e/o non adeguati, sta progressivamente ritrovando senso, scopo e qualità con il recupero di abilità a volte neanche immaginabili. Per concludere vorremmo dirLe che ci vuole decenza nelle contese politiche quando si vanno a toccare pezzi di umanità già gravemente colpita, per non infierire, se ci vogliamo ancora chiamare uomini civili. Distinti saluti I familiari di Pierluigi, Achille, Angelo, Antonella, Lorenzo, Walter, Domenico, Daniele, Giuseppe, Anita, Vitale, Mimmo, Lorenzo, Anna, Saverio, Andrea, Fabio, Anna, Feliciano, Francesco, Michele, Anna, Massimo, Elisabetta, Francesco, Rocco