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Piantati nuovi alberi in Via Gaetano Salvemini, continua la politica del verde dell'amministrazione Natalicchio Dopo anni di incuria, ora c'è l'impegno a ridare decoro a una città che era stata abbandonata a se stessa, con l'unico obiettivo di costruire il nuovo porto: il resto non contava nulla
02 marzo 2016

MOLFETTA – Continua la politica del verde a Molfetta, dopo anni di incuria e di abbandono, perfino dei giardini pubblici, che in passato venivano realizzati e poi abbandonati ai vandali, poi rifatti e di nuovo devastati, con buona pace dello spreco di denaro pubblico.

Ora si sta cercando di rimediare per ridare decoro alla città. Ieri è toccato a via Gaetano Salvemini lungo il marciapiede che costeggia la scuola media “Savio”, dove nelle buche vuote da anni, sono stati piantati nuovi alberi.

«Via Gaetano Salvemini. Ieri e oggi. Sono passati gli anni di abbandono e incuria in cui se seccava un albero, se veniva distrutto un gioco in un parco pubblico non si provvedeva alla sostituzione. Una delle tante piccole attenzioni delle quali la città aveva bisogno per tornare a essere più bella e vivibile» è stato il commento del sindaco Paola Natalicchio.

Con questo intervento l'amministrazione di centrosinistra ha fatto un investimento di circa 20.000 euro nel verde pubblico per la sostituzione degli alberi lungo Viale Pio XI, via Gaetano Salvemini, il lungomare e viale dei Crociati. E la collocazione di piante grasse lungo le aiuole dei comparti di espansione 1-9. Quindi zone della città centrali e non. «Un passo alla volta si arriverà anche in altre zone della città», aggiunge il sindaco.
Le zone periferiche della città restano ancora scoperte, anche a causa delle mancate urbanizzazioni dell’amministrazione Azzollini e della dissennata politica urbanistica, quando i dirigenti (in evidente conflitto di interesse) pensavano più a concedere le licenze per costruire, che a realizzare verde e servizi. La città era stata dimenticata, si pensava ad un solo obiettivo realizzare, anche illegalmente come sostiene la Procura della Repubblica, il nuovo porto commerciale, oggi fermo, proprio per gli errori commessi all’epoca.
In quanto al verde, le conseguenze si vedono oggi. Questo l’amaro commento del sindaco Natalicchio: «Certo se gli alberi fossero stati piantati quando sono state fatte e pagate le urbanizzazioni in quei quartieri non ci sarebbe stato bisogno dell'intervento straordinario che questa amministrazione sta compiendo oggi».

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