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Pesce, nuove norme sull'etichettatura: anche il mercato ittico di Molfetta si adegua. La visita del sindaco Natalicchio all'asta del venerdì
28 febbraio 2015
MOLFETTA
- Da dicembre sono diventate obbligatorie le nuove etichette per i pesci, i crostacei e i molluschi venduti in Europa. Queste dovranno indicare il nome esatto della specie, il luogo preciso dove è stata pescata (non sarà più sufficiente la generica indicazione del Mar Mediterraneo), e il metodo utilizzato (amo, strascico). Un nuovo sforzo è dunque richiesto all'industria alimentare, che dovrà affrontare nuovi costi e dovrà organizzarsi. Ma tutto ciò può rappresentare anche un'opportunità per le aziende che potranno meglio difendersi sul mercato dai competitors di altri Paesi. Secondo il regolamento i produttori ora devono indicare non solo se il pesce, i molluschi e i crostacei, sono stati pescati nel Mediterraneo o meno, come succedeva fino a poco tempo fa, ma dovranno riportare anche la sottozona, ovvero il punto esatto di cattura: ad esempio se lungo la costa adriatica o quella tirrenica, in Puglia o in Sicilia. Inoltre si dovrà indicare lo strumento usato per la pesca, se l'amo o la rete a strascico.
Queste norme sono importanti sia per i produttori che potranno certificare la qualità, ma anche per i consumatori che avranno la possibilità scegliere i pesci in base alla cattura. Ad esempio, il pesce preso all'amo si conserva meglio di quello catturato con lo strascico, perché meno danneggiato. Le nuove norme tuteleranno anche i pescatori dalla concorrenza di altri paesi affacciati sul Mediterraneo, ma non europei, come Tunisia e Algeria.
Le nuove etichette porteranno innumerevoli vantaggi, ma in tema di sanzioni, come sempre accade in Italia, non sono state previste norme severe. Chi infrange le regole si ritrova a pagare piccole somme che non rappresentano certo un deterrente.
Anche il mercato ittico di Molfetta si è adeguato alle nuove norme, fatte applicare dalla Capitaneria di porto. Il sindaco
Paola Natalicchio
ha voluto verificare di persona il funzionamento del nuovo sistema e ha assistito, a notte fonda, allo sbarco del pesce e all’asta del venerdì.
Quindici
, che aveva programmato di dedicare a questo argomento un articolo sul prossimo numero della rivista mensile, aveva inviato, proprio giovedì notte il proprio bravo fotografo
Mauro Germinario
, al Mercato ittico per raccontare per immagini tutti i particolari dell’asta. Fortunata coincidenza ha voluto che mentre Germinario era impegnato a scattare le foto, sia arrivato anche il sindaco
Paola Natalicchio
(nella foto di Germinario il comandante del porto illustra al sindaco il nuovo sistema di etichettatura), che ha commentato così la sua visita al mercato: «
Sono state ore emozionanti, insieme ai nostri armatori, agli astatori, ai commercianti. Il nostro mercato vive una fase importante di ammodernamento fortemente voluta dalla Capitaneria, dal Consorzio e accompagnata dal Comune. Un nuovo sistema di pesatura dopo lo sbarco, l'informatizzazione della vendita attraverso il sistema di etichettatura delle cassette, le aste controllate via tablet e coordinate da un centro di elaborazione dati, un efficiente sistema di vigilanza per rafforzare la lotta all'abusivismo.
Abbiamo parlato di questi aspetti con gli armatori e gli operatori, tornati da quattro giorni di mare grosso di pesca sul Gargano. Stanotte l'asta è andata bene, ma il prodotto a causa del maltempo era poco. Ho trovato gli armatori e i pescatori stanchi ma resistenti e forti. Un mercato ittico più moderno è una risorsa importante per una città che può e deve ripartire anche dal suo pesce. Siamo in prima linea su questo e non lasceremo soli gli operatori del settore
».
Entusiasta la Natalicchio, per questa Molfetta che profuma di mare, di rinnovamento e di rinascita dopo gli anni bui del passato: «
vado a dormire qualche ora
– ha aggiunto il sindaco -,
piena di passioni e speranze per questa Molfetta di barche, onde e salsedine
».
SUL PROSSIMO NUMERO DELLA RIVISTA “QUINDICI”, IN EDICOLA IL 15 MARZO, PUBBLICHEREMO UN AMPIO SERVIZIO SULL’ARGOMENTO CON UN REPORTAGE FOTOGRAFICO DI MAURO GERMINARIO.
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ciccio grande
02 Marzo 2015 alle ore 04:43:00
Vorrei sapere se questa norma vale anche per le pescherie. Bisognerebbe che le Autorita' competenti controllino questi signori perche' tanti di loro dichiarano "pesce di mare" quello allevato in vasca . Questo e' un brutto raggiro nei confronti dei consumatori non esperti .
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