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Per i piccoli filosofi di C. Battisti continua il gioco filosofico del ricercare e ricominciare
07 giugno 2010

MOLFETTA - Dopo una lunga attesa, finalmente, giovedì, 3 giugno, i piccoli filosofi del 2° Circolo " C. Battisti"  si sono recati presso la Sala Consiliare del Comune di Molfetta per conoscere l'amico-filosofo che per l'intero anno scolastico ha giocato con loro attraverso una corrispondenza misteriosa proprio come nel romanzo: "Il mondo di Sofia".
Lo sconosciuto si è materializzato all'improvviso recitando i versi della poesia di Aldo Palazzeschi dal titolo "Chi sono" e ha svelato la sua vera identità lasciando i piccoli senza parole.
Nelle vesti di Platone, l'attore Francesco Tammacco, accompagnato da Pantaleo Annese, in arte Aristotele, hanno posto ai piccoli filosofi un quesito seguito da una pioggia di interrogativi; quesito che li invitava ad una vera sfida di democrazia avendo  come  oggetto  di  conversazione  la  costruzione nella propria città di  un  parco del divertimento attrezzato da effettuarsi in un'area attualmente occupata da alberi e da  un ospizio che ospita una ventina di nonnetti ammalati.
Come  fare?  Smantellare alberi e nonnetti? Ignorare i bisogni dei bambini consegnandoli alla noia? Costruire  o  non  costruire?  Essere o non essere?
I piccoli filosofi, nelle vesti di politici animati da sani principi, non hanno perso tempo e, senza cedere alle lusinghe della menzogna e all'avarizia delle domande e del dubbio, hanno cominciato ad avanzare le loro proposte "simpatizzando", ossia socializzando in uno spazio comune, simbolo della democrazia cittadina, idee, emozioni e conoscenze apprese nelle loro aule intorno al tema: giustizia e politica.
Un vero e proprio Simposio in cui, attraverso una "comunicazione orizzontale" ciascuno ha potuto esprimersi abbracciando i concetti di  bene ultimo, bene comune, uguaglianza, libertà  responsabilità  e democrazia.
Per stimolare il dialogo, i due attori hanno letto e recitato anche alcuni passi sulla "Città ideale"  di Platone  invitando tutti a prender parte al gioco filosofico del ricercare e ricominciare attraverso un reciproco "dare e chiedere ragioni" delle proprie convinzioni.
E'questo ciò che il laboratorio di filosofia, sperimentato durante il corrente anno scolastico, ha consentito ai  bambini delle  classi  terze C/D di fare: di passare da destinatari passivi di informazioni, a fonte attiva di pensiero, dal momento che non c'è un' unica risposta alle grandi domande della vita; non c'è un  solo modo di pensare,  ma sta ad ognuno scoprire, cercare, costruire il proprio.          
 

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