PD: mancanza di regole, causa dello scempio della notte di San Silvestro a Molfetta
«Occorre riprendere il controllo delle periferie di Molfetta, ripristinare il rispetto delle regole», dice il Partito Democratico, come denunciato da “Quindici” in un'ampia inchiesta a puntate sulla rivista mensile
MOLFETTA – Il neonato Partito Democratico a Molfetta torna a farsi sentire con un documento del suo portavoce Giovanni Abbattista che denuncia le violente esplosioni con i relativi danni (nella foto quelli provicati in via Corrado Salvemini, di cui abbiamo dato notizia), di cui “Quindici” ha dato notizia, avvenute nella notte di San Silvestro e l'indifferenza di amministratori e di forze dell'ordine « che hanno assistito inermi allo scempio». Secondo il Pd è colpa di chi amministra la città e ha lasciato il controllo del territorio a chi non rispetta le regole e agisce impunemente.
«Gli atti di vandalismo consumati impunemente nella notte di S. Silvestro di cui è stata data ampia eco sui quotidiani locali impongono alcune riflessioni - dice Giovanni Abbattista, portavoce del Partito Democratico -.
Come è ben noto, gli eccessi più biasimevoli, quelli che hanno raggiunto punte più eclatanti, con la distruzione di cassonetti, panchine, arredi pubblici e quant'altro, si sono verificati a Piazza Paradiso, in un'area nella quale i protagonisti degli atti vandalici sembra abbiano voluto affermare la loro sovranità sul territorio, a dispetto della presenza delle forze dell'ordine, che hanno assistito inermi allo scempio.
“I fatti in sé potrebbero anche non essere poi così gravi – continua Abbattista - ed essere con indulgenza giustificati con l'euforia dei festeggiamenti. Ma così non è.
Quanto successo la notte di Capodanno è in fondo la naturale conseguenza di un lassismo che si registra in tutta l'area che da Via Margherita di Savoia, attraversa il quartiere delle “Camere nuove” per spingersi verso Ponente, in un'area nella quale colpevolmente non viene esercitato alcun controllo e dove le regole sembrano quasi non esistere o quanto meno sembrano essere altre.
Lo si percepisce dalle carreggiate delle strade occupate impunemente dai banchi di vendita dei fruttivendoli, dall'igiene delle strade ancora più approssimativa che nella altre zone, dai servizi del tutto inadeguati, dalla assenza delle autorità deputate al controllo».
Non manca nell'intervento del portavoce cittadino del Pd una valutazione politica: «È un'area questa nella quale si registra l'assenza di qualsivoglia intervento pubblico diretto a ridare dignità alla zona, a ricucire una lacerazione con la parte migliore della città, quella nella quale la presenza dell'intervento pubblico, seppure assai insufficiente, è quanto meno percettibile.
Gli atti deplorevoli della notte di San Silvestro non sono altro che il segnale inquietante del disagio di un'area nella quale l'amministrazione con la sua inerzia ha concesso agli abitanti una pericolosa libertà nella gestione del territorio ed ha così abdicato alla funzione di far sentire i cittadini tutti uguali nella fruizione delle medesime condizioni di vita, di imporre il rispetto delle regole e di promuovere le corrette relazioni per trasmettere una diversa e più giusta identità.
Senza voler indulgere nell'allarmismo – conclude il comunicato del Partito Democratico - occorre riprendere il controllo delle periferie di Molfetta, ripristinare il rispetto delle regole, facendo propria l'idea che, prima ancora che con la realizzazione delle grandi opere, una buona amministrazione si misura dal grado di sicurezza che i cittadini vivono nella quotidianità».
La situazione delle periferie è allarmante, come ha dimostrato “Quindici” con un'ampia inchiesta pubblicata a puntate sulla rivista mensile, inchiesta, documentata ampiamente con fotografie di denuncia e che ha toccato tutti gli angoli della città facendo emergere il disagio degli abitanti che lamentano una pessima qualità della vita e dei servizi.