Operazione “Ghost Cars” a Molfetta: in manette Pietro Sorrenti
Al termine dell'operazione della Guardia di Finanza un arresto e 7 denunce per “associazione per delinquere” finalizzata alla truffa aggravata
MOLFETTA - I militari della Tenenza guardia di finanza di Molfetta, all'esito di una complessa indagine di polizia giudiziaria, hanno tratto in arresto Pietro Sorrenti, titolare della concessionaria Dinauto di Molfetta e denunciato altri 7 responsabili, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate nei confronti di circa 40 acquirenti di autovetture.
Il caso era stato elevato alle cronache nazionali per il servizio su “Striscia la notizia” ma anche sul numero di marzo di Quindici in edicola è raccolta una testimonianza di un acquirente.
L'impianto accusatorio ha dimostrato che all'acquirente veniva proposto l'acquisto di un'autovettura, solitamente presente in esposizione in modo da generare nel cliente la convinzione di pronta consegna, ma in realtà non di proprietà della concessionaria.
Inoltre, stando agli inquirenti, attraverso la stipula di un preliminare e/o atto di vendita, si avviava, la procedura di un finanziamento che, in alcuni casi, risultava totalmente sconosciuto dal cliente, consentendo al titolare della concessionaria di incassare, in tempi brevi, la somma corrispondente al finanziamento richiesto, senza mai consegnare le autovetture.
Secondo l'accusa l'attività criminosa non si svolgeva solo per le vendite effettuate con pagamento rateizzato ma anche a quelle con denaro contante, in questo contesto due clienti con problemi di invalidità, dopo aver corrisposto l'intera somma alla stipula del contratto, si sono ritrovate senza le già pagate autovetture. Al termine dell'attività di indagine il titolare della concessionaria è stato tratto in arresto ed altre 7 persone, compreso il titolare dell'agenzia finanziaria compiacente, denunciate alla competente autorità giudiziaria per violazione dell'art. 416 c.p. “associazione per delinquere” finalizzata alla truffa aggravata.