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Nove richieste di rinvio a giudizio per personaggi pubblici molfettesi. Tra di loro due consiglieri comunali di maggioranza: Pino Amato e Gino Scardigno Ulteriore atto dell'inchiesta sui presunti illeciti commessi in alcune attività della Polizia Municipale di Molfetta e sul presunto voto di scambio
25 maggio 2007

TRANI - Un bilancio di nove richieste di rinvio a giudizio ed altrettante richieste di archiviazione per l'inchiesta sui presunti illeciti commessi in alcune attività della Polizia Municipale di Molfetta e sul presunto voto di scambio. Potrebbe dunque essere rinviato a giudizio l'ex assessore all'Annona ed attuale consigliere dei Popolari per Molfetta, Pino Amato, che per queste accuse fu arrestato nei mesi scorsi ed è stato a lungo agli arresti domiciliari. La richiesta di rinvio a giudizio, inoltre, riguarda anche il dirigente comunale dell'ufficio commercio, Vincenzo De Michele, l'ex comandante facente funzione della Polizia Municipale, Vincenzo Zaza, il maresciallo dei vigili urbani, Pasquale Mezzina, l'agente Gianfranco Michele Piccolantonio, la legale rappresentante de “La Securpol srI”, Giovanna Anna Guido, il consigliere comunale di Forza Italia Girolamo Scardigno, cui ai aggiungono Gaetano Brattoli e Vito Pazienza. Fra i reati contestati, a seconda dei singoli casi e responsabilità, la concussione, tentata concussione, corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, abuso d'ufficio, tentato abuso d'ufficio, falso materiale, falso ideologico, truffa, violenza privata, soppressione di atti veri, nonché voto di scambio. Toccherà ora al gup del Tribunale di Trani stabilire la data precisa dell''udienza preliminare in cui si discuteranno le richieste di rinvio a giudizio formulate dal sostituto procuratore della Repubblica, Giuseppe Maralfa. L'accusa di voto di scambio consentirebbe la costituzione di parte civile ad ogni elettore molfettese dell'ultimo appuntamento di voto. Il giudice per le indagini preliminari, Francesco Zecchillo avrà il compito, invece, di decidere se accogliere le nove richieste di archiviazione formulate dal Pm nei confronti di Luigi Armenio, Vincenzo Balducci, Gaetano Camporeale, Biagio Farinola, Tommaso Giancaspro, Luigi Mastandrea, Nicola Murolo, Cosimo Rosati e Mauro Sancilio. Viene, infine, stralciato il filone d'inchiesta che ha come indagato l'ex comandante facente funzioni della Polizia Municipale per l'ulteriore accusa di peculato relativo alla gestione dei proventi delle sanzioni amministrative: il Pm prenderà decisione in tempi differenti. Diversi i casi contestati con la richiesta di rinvio a giudizio. Fra l'altro, la riduzione di alcuni verbali di multe fatte dalla Polizia Municipale, i rapporti tra l'ex assessore all'annona Amato e la Polizia Municipale, la gestione degli spazi pubblici degli ambulanti e anche un elenco di favoritismi che sarebbero stati mirati alla promessa di voto per le ultime elezioni a palazzo di città.
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