Nominato il commissario prefettizio per Molfetta: è il dott. Mauro Passerotti, ma non si è ancora insediato
Il Comune è scoperto da 4 giorni. Il vice prefetto ha svolto lo stesso incarico nel Comune di Pagani, sciolto per infiltrazioni camorristiche e si è occupato della sorveglianza di grandi opere all'Aquila e all'Expo di Milano
MOLFETTA – A quattro giorni dalla chiusura dell’amministrazione di centrosinistra di Paola Natalicchio, al Comune di Molfetta non si è ancora insediato il commissario prefettizio.
La cosa appare strana, soprattutto perché il prefetto di Bari, dott.ssa Carmela Pagano, d’intesa con il ministero dell’Interno ha già nominato il funzionario che dovrà amministrare la città per oltre un anno e condurla alle prossime elezioni per il sindaco nella primavera del 2017.
Si tratta del dott. Mauro Passerotti (foto), romano, vice prefetto, che recentemente ha amministrato qualche piccolo Comune, come Porto Recanati e ha svolto lo stesso incarico al Comune di Pagani (Caserta), sciolto nel 2012 per infiltrazioni camorristiche. Passerotti si è anche occupato della sorveglianza di grandi opere all’Aquila e all’Expo di Milano.
Non si capisce il motivo del ritardo, tenuto conto che il Comune è scoperto e nessuno può prendere decisioni, anche in caso di emergenza.
Probabilmente nelle prossime ore ci sarà l’insediamento ufficiale e comincerà l’era prefettizia della città, con una gestione che non sarà facile per i numerosi problemi ancora sul tappeto e soprattutto i contenziosi in atto e le vicende giudiziarie risalenti alla gestione del sen. Antonio Azzollini, soprattutto sul fronte del porto, che rischiano di prolungarsi ancora per altri due anni.
La scelta del dr. Passerotti, perciò, non appare causale, tenuto conto della sua esperienza della sorveglianza delle grandi opere e quindi dovrebbe essere la persona più indicata per gestire la grande opera del porto di Molfetta, che, finora ha provocato solo danni: risarcimenti milionari, richieste di ulteriori risarcimenti, contenzioni, arresti, sequestri del cantiere e inchieste ancora in corso: un bubbone destinato a pesare ancora per anni sulla città e sulle tasche dei cittadini molfettesi.
© Riproduzione riservata