No all'istituzione del difensore civico
L'opposizione: l'amministrazione di centrodestra non vuole controlli
I controlli, quelli che sono in fondo l'essenza di una vera democrazia, non sono molto graditi ai nostri amministratori di centrodestra, così come i cittadini che pensano di poter rivendicare i propri diritti.
L'ultima dimostrazione la si ha con la vicenda del difensore civico che, per legge, ha il compito di garantire l'imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione. Figura istituzionale che l'amministrazione in carica si è guardata bene dall'istituire, benché sia prevista esplicitamente dallo Statuto comunale e ne sia stata chiesta l'attivazione con forza da parte dei consiglieri di opposizione. Con una serie di tira e molla, di scuse, di colpevoli ritardi, finora sindaco, giunta e Consiglio Comunale hanno preferito dedicarsi ad altro.
Per tre Consigli comunali l'argomento è stato rinviato, nel marzo di quest'anno, poi, per mesi è sparito dalla lista dei punti in discussione.
Se ci fosse il difensore civico qualsiasi cittadino o associazione potrebbe richiedere il suo intervento per tutelare i propri diritti rispetto ad eventuali abusi, disfunzioni, carenze, ritardi e comportamenti omissivi di politici o di funzionari comunali.
Il tutto senza dover pagare, di tasca propria, avvocati e spese legali. Tenendo conto che, spesso, sono proprio i più deboli ed i meno abbienti ad aver bisogno di essere tutelati, si può capire quanto l'istituto del difensore civico sia importante per assicurare pari dignità ai molfettesi, indipendentemente dalle risorse e dagli spazi di potere di cui possono disporre.
Alla ripetute richieste della minoranza, solo alla fine di giugno il Consiglio comunale si è determinato ad assumere l'impegno di procedere, ma nella sessione successiva del 23 luglio la maggioranza è rimasta volutamente fuori dall'aula. Presenti, ma formalmente assenti, boicottando un provvedimento evidentemente poco gradito. Senza nemmeno avere il coraggio di prendere una posizione palese, di dire chiaramente che è meglio che i cittadini obbediscano senza proteste alle decisioni prese dall'alto.
Anche se, qualora si arrivasse all'istituzione di questo ruolo, le voci dicono che siano già tutti pronti a rivendicare il diritto di nominare un proprio uomo, in questo caso senza ritardi e rallentamenti di sorta. Insomma, come sostiene anche l'opposizione, il centrodestra non ammette controlli sul proprio operato.
Lella Salvemini
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